Inizia oggi una nuova rassegna dal titolo “I consigli dei maestri dell’investimento“: in questo e nei prossimi articoli condividerò con te le strategie, i comportamenti, i suggerimenti che si sono rivelati vincenti nel mondo degli investimenti.
Sei curioso di conoscere i segreti dei migliori investitori al mondo? Allora prenditi un paio di minuti e mettiti comodo: si comincia!, come sempre con parole semplici.
L’autore
Il primo consiglio ci viene dato da John Bogle, nato nel 1929 nel New Jersey e fondatore nel 1974 di Vanguard, una tra le più grandi società di investimento al mondo. Autore di molti libri di successo sul mondo degli investimenti, nel corso di questa rassegna leggeremo molti dei suoi preziosi consigli per realizzare al meglio i nostri obiettivi finanziari.
Invest: You must!
Viene normalmente tradotto con “Investire è necessario”, forse però la traduzione letterale renderebbe meglio l’idea: “Investi, tu devi!” una forma che non siamo soliti adoperare in lingua italiana ma che sa di imperativo categorico. Per John Bogle investire non è una scelta, bensì un dovere (potendoselo permettere, ovviamente).
Bisogna investire, senza privarsi di un buon tenore di vita, aumentando l’investimento progressivamente nel tempo.
L’investimento così inteso diventa un modo di vivere, una filosofia, un comportamento virtuoso, diventa parte della nostra quotidianità, del nostro percorso di vita.
Ma cosa vuol dire investire?
Non dobbiamo confondere il concetto di investimento con quello di risparmio o di speculazione (clicca qui per leggere il mio post dedicato).
Semplificando risparmiare vuol dire accantonare dei soldi, vuol dire lavorare per i soldi;
speculare vuol dire invece provare ad ottenere degli alti rendimenti in tempi brevi (sopportando un elevato rischio di perdita).
Investire è un’altra cosa. Investire vuol dire mandare i nostri soldi a lavorare per noi, 24 ore su 24, 7 giorni su 7, per un periodo di tempo sufficientemente lungo.
La vera definizione di investimento è di Benjamin Graham, scritta nel 1949 ma tutt’oggi ancora attualissima:
Un’operazione di investimento è quella che, dopo approfondita analisi, promette rimborso del capitale ed un soddisfacente rendimento. Tutte le operazioni che non rispettano questi requisiti ex ante sono da considerarsi speculative.
(Benjamin Graham)
Investire è uno stile di vita
Proviamo adesso ad indossare i panni dell’investitore appena descritto da John Bogle.
Consapevoli che i mercati, per quanto volatili, salgono sempre nel tempo, investiremo con maggiore fiducia su di essi, in maniera diversificata e costante. Le nostre armi migliori? Pazienza, metodo, disciplina e perseveranza.
Capisci bene che acquisendo la corretta mentalità da investitore, il mercato diventa il tuo migliore amico, non un avversario da sfidare; la fisiologica volatilità dei mercati nel breve periodo fa molta meno paura e domande tipo “quanto rende questo prodotto?” perdono di significato.
L’investimento non è un prodotto finanziario, è un progetto di vita che ci premierà con il suo soddisfacente rendimento nella fase finale.
Facciamo un esempio concreto. Qui di seguito trovi i rendimenti per chi avesse cominciato ad investire 15 anni fa. Ho preso in considerazione portafogli con differenti profili di rischio: azionari, obbligazionari e bilanciati (un portafoglio bilanciato è costituito da una parte azionaria e una parte obbligazionaria).
Come si evince dal grafico, rimanendo costantemente investiti, il rendimento è sempre positivo (nonostante le varie crisi che si sono succedute in questi anni tra cui quella dei mutui subprime del 2008 e l’attuale pandemia da coronavirus). Il rendimento oscilla da +38,10% di un portafoglio bilanciato prudente a +208,9% di un portafoglio azionario USA.
E se domani arriva una nuova crisi finanziaria?
Ricorda: nessuno può prevedere con esattezza le crisi, le fasi di ribasso dei mercati finanziari. Credimi, nessuno!
E se qualcuno vuole convincerti del contrario, se sostiene di avere la certezza che il mercato salirà o scenderà, ti invito caldamente a diffidare e a dartela a gambe. I mercati finanziari, sono, per loro natura, assolutamente imprevedibili nel breve periodo.
Pertanto la paura dell’arrivo di una nuova crisi è assolutamente legittima. Come comportarsi dunque? La risposta corretta è: dipende!
Da cosa? Dal tuo orizzonte temporale.
Se pensi di dover disporre delle somme investite in un tempo ragionevolmente breve, queste (o una parte di queste) andranno disinvestite o comunque andranno riposizionare su strumenti poco volatili.
Se invece sei ancora lontano dal tuo obiettivo, se invece hai a disposizione ancora diversi anni, non c’è alcun motivo di preoccuparsi di una correzione dei mercati. La storia ci insegna infatti che queste vengono sempre recuperate.
Ti dirò di più: se è vero che le correzioni vengono sempre recuperate, se è vero che tu sei ancora lontano dall’obiettivo e se hai della nuova liquidità da investire, una correzione può rivelarsi un’ottima opportunità di acquisto a prezzi di saldo!
A presto, con i prossimo consigli dei maestri dell’investimento.