Abbiamo spesso parlato di investimenti di successo, di diversificazione, della ricerca della migliore strategia per realizzare gli obiettivi finanziari e di vita. Abbiamo analizzato le varie tipologie di strumenti finanziari al fine di individuare quelle più idonee. Oggi ti invito a fare un passo indietro; voglio darti un semplice consiglio: prima di pensare a come diventare ricco pensa a come non diventare povero. Sembra una battuta divertente ma ti assicuro che sono serissimo. Di cosa sto parlando? Mettiti comodo, te ne parlo come sempre con parole semplici.
L’illusione del conto corrente “sicuro”
Il risparmio che gli italiani “parcheggiano” sui conti cresce ogni giorno di più, sta viaggiando verso la quota gigantesca di 2.000 miliardi di euro (clicca qui per approfondire).
Tralasciamo il fatto che queste somme non sono di fatto in alcun modo remunerate e che subiscono l’erosione costante dell’inflazione (come ti spiego in questo articolo dedicato). Voglio invece soffermarmi su un altro aspetto che troppo spesso non viene minimamente attenzionato dai risparmiatori, nella loro ricerca di protezione.
Un bimbo molto vivace
Luca e Adele sono felicemente sposati da 10 anni ed hanno uno splendido bambino di 9 anni, Simone. Luca è un giovane architetto e Adele ha da poco ottenuto la cattedra da insegnante. Hanno pazientemente e con fatica accumulato dei risparmi sul conto corrente per i futuri studi universitari di Simone. Terrorizzati dalla paura di perdere non hanno mai voluto sottoscrivere alcuna soluzione di investimento.
Hanno un appartamento in affitto al settimo piano di un palazzo moderno; Simone è solito giocare al balcone nelle giornate estive.
Era un martedì pomeriggio, la piccola Ferrari di metallo correva sulla ringhiera spinta da Simone, quando inavvertitamente il piccolo perse la presa della macchinina che volò in picchiata dal settimo piano verso la strada.
Nella sfortuna il malcapitato passante fu fortunato perché la macchinina, trasformata in un proiettile dai 30 metri di caduta, gli sfiorò la testa e colpì violentemente la clavicola, causandone la frattura e svariati punti di invalidità.
Luca e Adele, responsabili civilmente dell’accaduto, furono costretti a prelevare la quasi intera totalità dei loro risparmi per risarcire il povero passante.
E pensare che una polizza assicurativa di Responsabilità Civile da pochi euro di premio annuo avrebbe messo al sicuro i loro sudati risparmi!
Se vuoi proteggere i tuoi risparmi, proteggili veramente
La vicenda che ha visto protagonisti i poveri Luca, Adele e Simone, oltre naturalmente al malcapitato passante, vuole essere solo un esempio, per certi versi leggero, di come a volte la vita ci può riservare delle brutte sorprese.
Danni alle cose, alla nostra casa, alla nostra automobile, ma soprattutto la comparsa improvvisa di problemi seri di salute o il verificarsi di un infortunio, possono cambiare la nostra vita in un attimo.
E se nulla possiamo ovviamente fare per evitare che le cose accadano, molto invece possiamo fare per “alleviare” i danni quanto meno dal punto di vista economico. Prima di pensare a come diventare ricco pensa a come non diventare povero: adesso forse il concetto ti è un pò più chiaro.
Prima di sviluppare assieme al tuo consulente finanziario le migliori soluzioni di investimento per realizzare i tuoi obiettivi finanziari, assicurati di aver trasferito la maggior parte dei rischi assicurabili ad una seria compagnia di assicurazione.
Una seria consulenza assicurativa
“Si, ho fatto una polizza con un amico assicuratore, ma non ricordo i dettagli”;
“qualche anno addietro ho fatto qualcosa riguardo la salute e gli infortuni, costava poco, sembrava conveniente”.
Non è quello che intendo. Non è questo l’approccio corretto alla protezione assicurativa.
Occorre una seria e precisa consulenza assicurativa per individuare i rischi cui tu e la tua famiglia siete maggiormente esposti oggi. Solo dopo aver individuato con chiarezza i bisogni puoi passare allo step successivo: destinare parte del tuo reddito alla loro copertura mediante la sottoscrizione di polizze assicurative.
Occorre infine ripetere l’analisi dei bisogni assicurativi periodicamente nel tempo, perché questi cambiano costantemente.
Soltanto dopo aver protetto adeguatamente la tua famiglia e il tuo patrimonio, ha senso concentrarsi sulla migliore strategia di investimento.
La protezione assicurativa è amica degli investimenti
Ti invito inoltre a riflettere su un aspetto non trascurabile: un’accurata protezione assicurativa ti consentirà di destinare con maggiore serenità i tuoi risparmi a delle forme di investimento a lungo termine, perché non sarai più costretto a mantenere la maggior parte dei risparmi sul conto corrente per la paura comprensibile del “non si sa mai“.
Un gran bel vantaggio, un grande sollievo dal punto di vista emotivo, non credi?
Ciao, alla prossima.