Una recente ricerca conferma che nel 2021 le famiglie italiane hanno incrementato il saldo dei loro conti correnti di ulteriori 110 miliardi di euro (studio condotto da Intesa San Paolo e Centro Einaudi). La ricerca per la sicurezza e la paura di imprevisti futuri, che hanno sempre influito sulle scelte finanziarie degli italiani, sono se possibile state amplificate dalla pandemia che purtroppo ancora oggi ci attanaglia.
Ma siamo davvero sicuri che sia sufficiente mantenere i risparmi liquidi sul conto corrente? Per rispondere a questa domanda prendo spunto dal titolo di un recente film: non succede ma se succede… Te ne parlo come sempre con parole semplici.
L’unica certezza riguardo al futuro
C’è chi ne è affascinato, c’è chi ne è incuriosito, c’è chi ne è terrorizzato. Sto parlando del futuro, riguardo al quale possiamo nutrire una sola certezza: non abbiamo la minima idea di quello che riservi ad ognuno di noi. Anche chi oggi ha una vita agiata e gode di ottima salute non può avere la certezza di preservare questo status in futuro.
Gli italiani, spesso fatalisti e un pò superstiziosi, se da un lato sono sempre convinti (o fortemente speranzosi) che gli imprevisti non capiteranno mai a loro, dall’altro provano a correre ai ripari cercando di avere sempre una riserva di liquidità, per il “non si sa mai”. Per molti tuoi connazionali ci si può spostare dal conto corrente solo ad una condizione (sempre più utopistica): che il capitale sia garantito e che sia sempre disponibile.
Un bellissimo vaso di fiori
Il piccolo Mattia sta giocando con un suo amichetto sul terrazzo: è una bellissima giornata di maggio; prende la rincorsa e da un bel calcio alla palla nel tentativo di fare gol. E’ questione di un attimo: il vaso di gerani sul davanzale viene colpito in pieno e precipita nel vuoto.
Fermiamo l’immagine, cristallizziamola. Visualizza una fotografia con un vaso di fiori che sta precipitando in strada. Immagina cosa potrebbe accadere.
- Potrebbe infrangersi sul marciapiede sotto il terrazzo: soltanto un grande botto ed un vaso in terracotta che va in frantumi.
- Potrebbe infrangersi su una macchina posteggiata: ai genitori di Mattia toccherà risarcire il proprietario dell’auto dai danni causati. Potrebbe trattasi di una piccola utilitaria ma anche di una lussuosa fuoriserie.
- Potrebbe colpire una persona che stava passeggiando sul marciapiede, causando ferite, fratture o ancor peggio uccidendola. I genitori di Mattia saranno ritenuti responsabili dell’accaduto.
- Potrebbe colpire un veicolo in movimento causando un incidente dalle conseguenze più o meno gravi.
- Potrebbe….
Un bellissimo vaso di fiori può cambiare la vita di Mattia e dei suoi genitori in un attimo. A seconda dell’esito dell’impatto pensi davvero che un saldo anche sostanzioso sul conto corrente possa mettere i poveri genitori al sicuro?
Non succede ma se succede…
Conduciamo vite frenetiche; spesso in movimento, spesso in viaggio. I cambiamenti climatici rendono gli eventi atmosferici sempre più dirompenti e pericolosi: alluvioni, inondazioni, uragani, terremoti, eruzioni, valanghe sono fenomeni ahimè sempre più frequenti e devastanti. Questo è lo stato dell’arte: inutile lamentarsene.
Quando in banca cerchi spasmodicamente sicurezza e protezione faresti bene a chiederti: “se anche avessi protetto i miei risparmi dai rischi finanziari (cosa non affatto scontata visto che ad esempio il conto corrente espone i tuoi risparmi al rischio subdolo dell’inflazione – clicca qui per approfondire) li ho davvero messi al sicuro anche da tutti gli altri rischi della vita quotidiana?”
Il trasferimento del rischio
E’ un principio semplice, elementare; è il principio alla base del concetto di assicurazione. Paghi una cifra per trasferire il rischio derivante dal verificarsi di un evento futuro ad un altro soggetto. Se l’evento non si verifica avrai “sprecato” i soldi pagati. Se l’evento si verifica sarà qualcun altro a risponderne al posto tuo.
Di una semplicità imbarazzante; eppure vuoi per fatalismo, vuoi per scaramanzia, vuoi per sfiducia, gli italiani sono fanalino di coda per la stipula di strumenti assicurativi (clicca qui per leggere un articolo del Sole24Ore dedicato).
Spesso un dovere morale
Torniamo per un attimo all’esempio della caduta accidentale del vaso di fiori dal balcone. Ma tu sai che coprire tutta la famiglia dal rischio di causare accidentalmente danni ad altre persone o cose ha un costo annuo davvero molto contenuto?
Sai che se hai un mutuo in essere e dovesse succederti qualcosa lasceresti questo debito in eredità ai tuoi figli? E che basterebbe integrare la rata del mutuo con il premio di una polizza di assicurazione contro la morte per eliminare questo rischio?
Se nella tua famiglia sei l’unico percettore di reddito è inutile girarci intorno: avendone la possibilità la tua priorità numero uno dovrebbe essere quella di tutelare la tua famiglia dal fatto che, per varie ragioni, tu nel futuro possa essere impossibilitato a lavorare e quindi a percepire l’unica fonte di sostentamento per la tua famiglia. Dovrebbe essere un tuo dovere morale!
Sai infine che molte soluzioni assicurative offrono degli importanti vantaggi fiscali? Non lo sapevi? E’ un vero peccato: ma adesso che lo sai sei sempre in tempo per rimediare.
La parola magica: consulenza
Sarà per il fatto che mi occupo di consulenza da circa vent’anni, ma sono convinto che anche per quanto riguarda il mondo assicurativo quello che ti occorre non è un venditore di assicurazioni ma un valido consulente assicurativo: ancora meglio se assicurativo e finanziario.
Occorre infatti un’approfondita e minuziosa analisi dei tuoi personali bisogni assicurativi, integrata dalla tua capacità di spesa e dai tuoi obiettivi finanziari per creare delle soluzioni ad hoc in grado da un lato di trasferire i rischi più significativi alla compagnia di assicurazione e dall’altro di liberare quella parte di risparmi non più necessaria per il “non si sa mai”: puoi finalmente investirla per realizzare i tuoi obiettivi finanziari! Niente male, vero?
Ciao, alla prossima e…. Buon 2022!!!