Ci sono alcuni spot pubblicitari che rimangono in mente più di altri. Chi è grande abbastanza ricorderà certamente quello della Mentadent (nota azienda di dentifrici e spazzolini da denti) degli anni ’90 che terminava sempre con un dentista che recitava la frase “Prevenire è meglio che curare”. Te lo ripropongo qui di seguito.
Prevenire è meglio che curare: il consiglio è certamente tra i più azzeccati. In tantissime sfere della vita oggi stiamo giustamente attenti alla prevenzione, soprattutto per quanto attiene la nostra salute e quella dei nostri cari. Ci sono eventi della vita che, una volta verificatisi, sono irreversibili, non ci permettono di poter tornare indietro. E non c’è cosa peggiore di essere costretti a dire: “se solo ci avessi pensato prima!”
La salute certo, ma non solo
Per quanto sono d’accordo con te che la salute è l’ambito più importante cui applicare il principio della prevenzione, oggi non è l’unico. C’è un altro rischio che va assolutamente prevenuto: quello di sopravvivere ai propri risparmi! L’aumento dell’aspettativa di vita media, sommato al drastico calo delle pensioni medie che attende l’attuale forza lavoro rendono molto concreto il rischio di ritrovarsi ad un certo momento senza denaro sufficiente. Clicca qui per leggere un articolo di Repubblica dedicato proprio a questo tema.
L’ex Presidente dell’INPS Tito Boeri ha detto con chiarezza che allo stato delle cose un trentenne di oggi potrà smettere di lavorare solo all’alba dei 75 anni, e per percepire dei simpatici assegni da fame. Chi ha avuto l’ardire di nascere dopo il 1980 sgobberà cioè tutta la vita, al fine di irrorare la pensione di chi è cresciuto in un’epoca di diritti sociali, ma anche di privilegiati, ladri ed evasori abbastanza asociali. E ne verrà ricompensato con un epilogo esistenziale a base di fatica e di stenti (stralcio di un articolo di Massimo Gramellini su La Stampa; clicca qui per leggere l’articolo completo).
Il tempo è tutto
La famosa frase “Il tempo è denaro” è assolutamente calzante nella prevenzione del longevity risk. Cominciare ad accantonare una piccola parte del proprio reddito sin da subito è l’unica soluzione al rischio di sopravvivere ai propri risparmi. A meno che anche tu non sia convinto (come molti purtroppo) che sia sufficiente comprare biglietti della lotteria o gratta e vinci vari.
Se a 25-30 anni puoi costruirti una buona pensione integrativa anche con un versamento mensile del 5-10% del tuo reddito (a patto di continuare a versare costantemente per i successivi 35-40 anni) decidendo di iniziare a 50 anni avrai bisogno, sempre che il tuo reddito lo consenta, di versare molto di più per ottenere una integrazione dignitosa alla tua pensione.
Il ruolo etico del Consulente Finanziario
Il Consulente Finanziario ha una grande responsabilità in questo ambito. Un bravo Consulente deve divulgare quanto più possibile tali informazioni ai suoi clienti, deve fare in modo che quante più persone possibili siano consapevoli del rischio di sopravvivere ai propri risparmi. Deve farlo con tenacia, in un contesto nel quale i mezzi di informazione non ne parlano a sufficienza (tranne quelli specializzati). E’ un dovere morale, etico.
Fondi di previdenza complementare, ma non solo
Lo Stato italiano, consapevole della necessità che i lavoratori contribuiscano volontariamente ad arginare tale fenomeno, ha predisposto tutta una serie di agevolazioni per coloro i quali decidono di aderire alla previdenza complementare. Agevolazioni di varia natura, destinate ai lavoratori dipendenti che decidono di destinare il proprio TFR e i loro contributi volontari alla previdenza complementare; destinate ai datori di lavoro i cui dipendenti aderiscono a tali forme; destinate ancora ai lavoratori autonomi e ai genitori che alimentano le pensioni integrative di figli fiscalmente a carico.
Ma è importante ribadire un concetto che ho già affrontato in questo articolo del blog dal titolo Facciamo chiarezza sulla Previdenza Complementare (clicca sul titolo del post per approfondire): la Previdenza Complementare è un progetto, non è un prodotto! L’obiettivo è quello di pianificare un investimento che assolva al compito di creare una previdenza integrativa; pertanto l’obiettivo può essere raggiunto con qualunque strumento finanziario, non necessariamente con un fondo di Previdenza Complementare.
E allora cosa aspetti?
Se non sei ancora tornato dalle vacanze, goditi le meritate ferie, ma al tuo rientro non procrastinare. Se reputi che anche tu potresti correre il rischio di ritrovarti in età avanzata con mezzi finanziari non sufficienti per un tenore di vita dignitoso devi agire adesso, immediatamente: prevenire è meglio che curare! Parla con il tuo consulente finanziario (anche se in realtà avrebbe già dovuto parlartene lui!) e pianifica un investimento a lungo termine finalizzato ad assicurarti una vecchiaia agiata e spensierata.
Ciao, alla prossima.