No pain no gain

Sei solito andare in palestra con regolarità o conosci qualcuno che lo fa? Non è il mio caso ahimè ma chi è solito cimentarsi con pesi e manubri conosce certamente questa frase, diventata un pò il motto dei culturisti. No pain no gain, che in inglese significa “se non c’è dolore non c’è guadagno” (inteso come crescita della massa muscolare). Oggi ti porto con me nella palestra degli investimenti, a fare un pò di allenamento. Stai tranquillo, non proverai alcun dolore, adopererò come sempre parole semplici.

Il primo giorno

Sei da poco rientrato dalle ferie estive, hai appena comprato tuta e scarpe da ginnastica e stai perfezionando l’iscrizione in palestra. L’istruttore ti fa fare il giro della sala, ti consegna la scheda con il circuito di attrezzi che dovrai utilizzare e ti mostra come usarli.

La motivazione è a mille! Sei pronto. Fai anche qualche ripetizione in più rispetto a quelle previste. La sera torni a casa e, non curante dei dolori sparsi, ti osservi attentamente allo specchio alla ricerca di qualche miglioramento, di un pò di massa muscolare in più, di un pò di grasso in meno. Ma purtroppo, tranne il dolore che ieri non c’era, tutto sembra tristemente identico!

Hai finalmente deciso di <<investire*>> (vedi nota a fine articolo): approfittando dell’ultimo giorno di ferie ti sei appena seduto davanti al pc e hai comprato delle azioni tramite home banking; i mercati hanno appena aperto e il tuo investimento è appena partito. Sullo schermo vedi i tuoi soldi salire e scendere minuto dopo minuto. Sei arrivato con fatica al pomeriggio, alla chiusura dei mercati, per provare a tirare le somme della prima giornata di investimento. Il tempo sembrava non passare mai.

E’ trascorso il primo mese

Sei orgoglioso di te stesso; nonostante risultati pressoché inesistenti hai perseverato, hai mantenuto l’impegno ad andare in palestra con regolarità. Tranne il giovedì della scorsa settimana (non te la sei sentita giustamente perché avevi un pò di dolore ad un braccio). Oggi dovresti andare alle 19.00, finito l’ufficio. Però piove, hai fame. A lavoro è stata una giornata pesante. Cosa dici? Rinvii a domani?

Dei 5 titoli azionari che hai acquistato uno sta guadagnando circa il 10%, due sono in leggero guadagno e due in perdita. Il titolo con il guadagno maggiore oggi ha aperto in leggero calo: c’è il rischio di vanificare il guadagno quindi decidi di venderlo. +9%, complimenti, ottimo investimento. A fine giornata i mercati hanno incrementato le perdite. Ecco che tutti i restanti 4 titoli sono adesso in territorio negativo. L’entusiasmo è già svanito e adesso non sai che fare.

Dopo appena 3 mesi

Apri l’armadio per prendere una camicia; vedi la tuta piegata e risposta nel cassetto. E’ da più di un mese che non la indossi. Ma d’altronde era inutile continuare ad andare in palestra. Tanta fatica, tanti dolori e nessun risultato. Evidentemente il tuo fisico non è adatto, oppure l’istruttore non era un granché. Ci riproverai, magari dopo le feste natalizie. E via, a comprare il panettone per la cena di stasera.

Nel tuo già sparuto portafoglio titoli c’è un unico superstite; gli altri sono tutti andati; nel complesso hai perso poco, ma quest’ultima azione in portafoglio è adesso a -40% rispetto al prezzo di acquisto. Ti riprometti di non guardarla più; rimarrà lì, piegata e riposta nel cassetto del dossier titoli. Questo “Investire” ti sa tanto di fregatura, meglio dimenticare tutto in fretta e non pensarci più.

No pain no gain

Chi si allena seriamente in palestra conosce bene entrambe le seguenti regole:

  • Quando sovraccarichi i muscoli si avvia un processo di riparazione doloroso; però è proprio durante questo processo che il muscolo cresce, a condizione che gli dai la possibilità di recuperare (da qui il detto No Pain No Gain, coniato da Arnold Schwarzenegger, uno dei maggiori culturisti di sempre).
  • Con i giusti tempi di recupero, occorre avere perseveranza, disciplina e continuità negli allenamenti. I veri risultati non si ottengono dopo qualche settimana. Per vedere qualche miglioramento occorrono alcuni mesi, il fisico migliorerà poi in maniera progressiva nel corso degli anni.

E per gli investimenti?

Un bravo investitore, come un assiduo frequentatore di palestra, conosce due regole molto simili:

  • Dopo aver creato un portafoglio molto diversificato finalizzato al raggiungimento di un obiettivo specifico, è inevitabile attraversare delle fasi di correzione, a volte dolorose. Ma anche negli investimenti vige la regola no pain no gain: non si arriva al guadagno in maniera semplice e lineare, bisogna saper attraversare dei momenti di correzione assolutamente fisiologica.
  • Avendo fissato un obiettivo a medio o lungo termine, occorre poi avere, come per un bravo body builder, perseveranza e disciplina. E la similitudine continua, in quanto anche negli investimenti i risultati non si vedono dopo qualche settimana o mese. Di norma occorrono alcuni anni per osservare dei risultati tangibili.

Conclusione

Come è solito ripetere Warren Buffet investire è semplice, ma non è facile. Non occorre intelligenza sovrumana o essere esperti di fisica quantistica. “Soltanto” (si fa per dire) focalizzazione sull’obiettivo, disciplina, pazienza e resilienza nei momenti transitori di correzione.

*Investire è volutamente scritto tra virgolette, in quanto acquistare 5 titoli azionari non vuol dire investire; tuttalpiù, se i titoli sono stati acquistati dopo attente valutazioni, può trattarsi di speculazione, ma non investimento. Se vuoi conoscere la differenza tra investimento e speculazione clicca qui. Ciao, alla prossima.

Sbagliando non si impara

E’ una delle credenze più radicate e condivise: sbagliando si impara. Quante volte lo hai sentito dire, dai tuoi genitori, dai tuoi insegnanti ai tempi della scuola, dai tuoi amici? Ed è senz’altro vero: molto meglio provare e sbagliare che non provare affatto. L’esperienza dovrebbe insegnarci a non rifare più gli stessi errori. Sempre vero? Purtroppo no! Nel mondo degli investimenti spesso sbagliando non si impara; ed oggi provo a dimostrartelo, come sempre con parole semplici.

Il caso televisivo

Probabilmente ne saprai già qualcosa, ne hanno parlato anche i telegiornali. C’è una serie TV in onda su Netflix che sta suscitando non poche polemiche a causa dei contenuti molto discutibili; c’è chi sostiene che molte scene siano diseducative se non addirittura pericolose per i bimbi e gli adolescenti. Sto parlando della serie Coreana dal titolo Squid Game, che in Italia come nel resto del mondo sta riscontrando un successo clamoroso.

Il trailer ufficiale di Squid Game – Fonte YouTube

Non voglio addentrarmi nella polemica circa i contenuti della serie televisiva, non sarebbe comunque attinente ad un blog di finanza. Di cosa voglio invece parlarti? Del fatto che, visto l’enorme seguito mondiale della serie TV, qualcuno ha alzato l’ingegno ed ha creato un “investimento” finanziario collegato alla serie TV (la parola investimento, è volutamente tra virgolette, in quanto usata assolutamente a sproposito).

La moda del momento

Oggi chi è alla ricerca di guadagni sensazionali da ottenere in breve tempo (ti giuro che c’è ancora qualcuno che ci crede, sigh!) ha una sola parola in testa: criptovalute! Sono la soluzione a tutti i problemi finanziari: dovunque ti giri sul web e sui social, è un luccichio di guadagni facili grazie alle criptovalute. Anche via telefono non è strano imbattersi in operatori di call center che ti invogliano ad arricchirti senza alcun rischio grazie alle criptovalute.

Ecco quindi che c’è chi ha semplicemente fatto 2+2; è bastato unire in un’unica offerta due mode globali del momento: la serie TV Squid Game e le Criptovalute. Il risultato? Ma è ovvio: è nata la criptovaluta Squid! Fantastico…

Lo scopo della criptovaluta Squid

Doveva essere un “gettone” da adoperare per giocare ad un gioco online ispirato, neanche a dirlo, alla fortunata serie televisiva. Il gioco online doveva essere lanciato a novembre e alcuni “fortunati” vincitori sarebbero stati premiati proprio con un ammontare importante di “gettoni” Squid.

Ebbene, non ci crederai ma la quotazione dei gettoni Squid dal lancio è arrivata a crescere del 230mila percento (DUECENTOTRENTAMILAPERCENTO!!!). Come è potuto succedere? Semplice: milioni di persone non hanno badato a spese pur di acquistarli, pur di impossessarsi dei gettoni Squid!

Questo processo è fin troppo noto in finanza; ha una causa ed un effetto ben precisi: la causa si chiama “effetto gregge” e l’effetto si chiama “bolla speculativa”. L’epilogo? Tragico, purtroppo; vediamo perché.

Effetto gregge e FOMO

Se vuoi approfondire la distorsione cognitiva nota come effetto gregge ti invito a cliccare qui e leggere il post dedicato. Si tratta in sintesi del fenomeno per il quale il nostro cervello, pigro per natura, si limita a seguire le masse piuttosto che valutare criticamente la bontà di una certa operazione. Se lo fanno tutti devo farlo anch’io, non c’è tempo da perdere!

Strettamente connesso è il concetto più moderno di FOMO, acronimo dall’inglese Fear Of Missing Out, paura di essere tagliati fuori. Ne soffrono milioni di persone, genera ansia legata al fatto che ci spaventiamo di essere tagliati fuori da qualcosa, ansia che ci spinge a fare di tutto per partecipare anche noi.

Bolla speculativa

Quando il gregge si dirige tutto verso la stessa cosa, nel nostro caso verso la Criptovaluta Squid, la domanda è talmente superiore all’offerta che viene applicata la più antica legge di mercato: il prezzo del bene sale. E se la domanda è infinitamente maggiore dell’offerta il prezzo sale in maniera astronomica.

Esattamente come è successo per Squid, e come era già successo innumerevoli volte in passato (andando indietro la prima bolla speculativa di cui si ha memoria è datata 1637 e riguarda i tulipani olandesiclicca qui per leggere un articolo dedicato sul sito della Consob).

Sai perché si chiama bolla? Credo che hai già capito: perché prima o poi esplode, causando un imprecisato numero di vittime (finanziariamente parlando); gli ultimi malcapitati che pur di accaparrarsi il bene, (i gettoni Squid, i tulipani, poco importa) hanno sborsato prezzi astronomici si ritrovano con qualcosa che improvvisamente non vale quasi niente.

La bolla del gettone Squid

Nel caso della criptovaluta Squid c’è già chi sostiene la tesi che si sia trattata di una vera e propria truffa. Il gettone, che dopo la sua corsa irrefrenabile era arrivato a valere circa 3.000 dollari, vale adesso meno di un dollaro.

Fonte: Nypost.com

Il gregge è tramortito! con pecorelle ferite lievemente (chi ha perso pochi spiccioli investiti per gioco) e pecorelle gravemente ferite (chi ha dilapidato somme importanti).

Sbagliando non si impara

Purtroppo la storia continua a ripetersi: in finanza le sirene di Ulisse che narrano di guadagni facili in tempi rapidi hanno sempre grande appeal.

Io nonostante tutto non demordo e non mi stanco di ripeterlo, fino alla nausea: nel mondo degli investimenti non esistono pasti gratis. Ad alti rendimenti attesi corrispondono sempre, SEMPRE, alti (se non altissimi) rischi. Nessuno regala niente.

E quando qualcuno ti “garantisce” (una parola troppo spesso abusata) che esiste un sistema infallibile, collaudato, SICURO, di guadagnare tanto e subito fatti sempre una semplice domanda: ma se davvero così fosse, questo qualcuno, piuttosto che proporlo a me, perché l’investimento non lo fa lui in prima persona?

Ciao, alla prossima.

Sapevi che Ottobre è il mese dell’educazione finanziaria?

Il tema dell’educazione finanziaria è finalmente diventato di attualità. Tanto, tantissimo c’è ancora da fare, però le iniziative che stanno prendendo piede in Italia fanno ben sperare. Sapevi che Ottobre è il mese dell’educazione finanziaria? Che sono previste tante iniziative dedicate?

Non soltanto non lo sapevi ma vorresti capire in cosa consistono queste iniziative? Bene, stai leggendo l’articolo giusto. Seguimi e ti spiego tutto, come sempre con parole semplici.

I dati parlano chiaro

E’ inutile giraci tanto intorno. Sono tanti gli studi condotti negli ultimi anni in Italia e giungono tutti alla stessa conclusione: gli italiani sono attanagliati da una bassissima cultura finanziaria. L’ennesima conferma è arrivata dall’indagine sull’Alfabetizzazione e le Competenze Finanziarie degli Italiani (IACOFI) condotta dalla Banca d’Italia a inizio 2017.

Quest’ultima indagine ha verificato le conoscenze di concetti economici di base, l’utilizzo di comportamenti finanziari adeguati e l’orientamento al lungo periodo; l’Italia è allineata alla media OCSE solo con riferimento a quest’ultima componente, mentre per le altre due il valore italiano è nettamente inferiore alla media. C’è poco da stare allegri: siamo al penultimo posto tra i paesi del G20. 

Quello che conta

Finalmente l’Italia s’è desta ed ha deciso di correre ai ripari. Con Decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, di concerto con il Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca e con quello dello sviluppo economico è stato recentemente istituito il Comitato Edufin. E’ un istituto che si pone l’ambizioso obiettivo di promuovere iniziative di sensibilizzazione ed educazione finanziaria per migliorare in modo misurabile le competenze dei cittadini italiani in materia di risparmio, investimenti, previdenza, assicurazioni.

Fonte: Canale Youtube del Comitato Edufin

Tra le altre iniziative riveste particolare importanza l’istituzione di un mese dedicato all’educazione finanziaria, con una serie di eventi sia fisici che online che si susseguiranno sul territorio nazionale e sul web per tutto il mese di ottobre.

Conferenze, seminari, iniziative ed approfondimenti rivolti ad adulti, ragazzi e bambini finalizzati ad accrescere le conoscenze nell’ambito degli investimenti per costruire un futuro sereno e per raggiungere un maggiore benessere finanziario.

Hai ancora tempo fino al 31 ottobre

Ti invito a cliccare qui per scoprire il calendario degli eventi disponibili. Puoi provare a verificare se nella tua città sono previsti degli eventi fisici, altrimenti puoi scegliere tra una vasta alternativa di eventi online. Hai tempo fino al 31 ottobre.

Puoi ricercare gli eventi per parola chiave: digitando ad esempio la parola “previdenza” vengono proposti ben 54 eventi online. Se si ricerca la parola chiave “sostenibilità” sono 20 invece gli eventi dedicati. Se non sai cosa significa sostenibilità o investimenti sostenibili, ti invito a cliccare qui per leggere il post dedicato che ho scritto recentemente sull’argomento.

Puoi anche ricercare gli eventi per tipologia di destinatario. Sono infatti presenti dei corsi, seminari e quiz dedicati a bambini, studenti di varie fasce di età, donne, genitori, anziani etc. Mi sembra davvero un’ottima iniziativa.

Bene ma non benissimo

E’ certamente un’ottima idea; l’organizzazione è adeguata e di qualità. E’ un primo passo verso un processo di alfabetizzazione finanziaria del Paese che però a mio avviso ha bisogno di interventi molto più incisivi e strutturali, a partire dalle scuole. Sono assolutamente convinto che l’educazione finanziaria debba trovare spazio nella didattica dei nostri figli sin dalle scuole elementari.

Un piccolo contributo

Sono contento di poter dire che con blogfinanziario.it mi occupo di promuovere e divulgare cultura finanziaria da più di tre anni.

L’ambizione è infatti quella di rendere le persone più consapevoli ed informate; trasferire in maniera semplice, leggera, a volte ironica, concetti finanziari basilari per approcciarsi al mondo degli investimenti.

Se anche un solo lettore sarà riuscito nell’intento di investire in maniera consapevole ed informata grazie ai miei post, allora ne sarà valsa certamente la pena.

Ciao, alla prossima.