Effetto gregge

Come recita Wikipedia, effetto gregge è un’espressione usata per descrivere situazioni in cui un gruppo di individui reagisce coerentemente, senza che ci sia alcun coordinamento tra i singoli individui. Un tale gruppo viene chiamato gregge.

Questo avviene frequentemente anche in finanza e può avere effetti molto nocivi sugli investimenti. Oggi parliamo dell’effetto gregge in finanza e di come evitarlo; ne parliamo come sempre con parole semplici.

Il titolo Zoom

Molti oggi hanno la necessità di organizzare meeting o lezioni a distanza, a causa delle regole di distanziamento sociale necessarie per il contenimento della pandemia da Covid-19. Ebbene, una delle piattaforme digitali che offre questi servizi si chiama Zoom.

Il titolo Zoom Technologies Inc è stato letteralmente preso d’assalto sul mercato azionario americano. Molti investitori, fiutato l’affare, hanno iniziato a comprarlo da tutte le parti del mondo. E’ l’effetto gregge: il titolo sale, tutti comprano, il titolo ovviamente continua a salire, raggiungendo dei massimi mai raggiunti prima.

Il titolo arriva a valere 20 volte di più di quanto valesse ad inizio anno (con un rendimento del 1.855%)!

Fonte: Investing.com

C’è soltanto un piccolo problema: la Zoom Technologies Inc. è una azienda cinese che produce componenti per telefoni cellulari, non si occupa di piattaforme digitali; quella è la Zoom Video Communications Inc. con sede in California! Sono entrambe quotate sulla borsa americana, hanno nomi molto simili ma si occupano di business completamente diversi.

Qualcuno aveva inizialmente sbagliato il codice del titolo a causa della similitudine tra i nomi delle due società e a livello mondiale si è creato un gregge che ha puntato sul titolo sbagliato! Capirai bene che non appena il mondo si è accorto dell’errore il povero titolo cinese è immediatamente ritornato ai suoi prezzi di sempre; ma riesci ad immaginare le conseguenze di questa “distrazione” di massa?

E’ presto detto: chi ha comprato il titolo sbagliato a ridosso dei valori massimi raggiunti nel giro di pochissimo tempo ha letteralmente dilapidato tutto!

L’effetto gregge e le bolle speculative

L’effetto gregge è una trappola mentale. Gli individui sono talmente influenzati dal comportamento della massa che smettono di essere razionali; si limitano ad imitare i comportamenti del gregge (d’altronde se lo fanno tutti un valido motivo ci sarà, giusto?).

Questo porta il prezzo di un qualsiasi strumento finanziario a salire a dismisura, ben oltre il reale valore delle attività sottostanti; ci ritroviamo in presenza di una bolla speculativa.

La bolla speculativa è una particolare fase di mercato caratterizzata da un aumento considerevole e ingiustificato dei prezzi di uno o più beni, dovuto ad una crescita della domanda repentina e limitata nel tempo.

Ma le bolle si sa, prima o poi scoppiano. Lo scoppio della bolla ripristina il valore originario dello strumento in questione, ma a scapito dei compratori più recenti, che hanno acquistato quel bene a prezzi enormemente gonfiati.

L’informazione spesso non aiuta

I media troppo spesso enfatizzano lo stato d’animo del momento, alimentando l’istinto di gregge. Nei momenti di brusche correzioni finanziarie ad esempio l’informazione dà enorme risalto a notizie catastrofiche ed allarmistiche, generando un gregge sempre più grande di investitori terrorizzati che svendono gli strumenti finanziari in loro possesso.

Come evitare l’effetto gregge

E’ mai possibile che se decidiamo di acquistare uno smartphone o una TV, prima di procedere all’acquisto, ci documentiamo su internet, leggiamo recensioni su vari siti specializzati, ne parliamo a lungo con il commesso al negozio e se invece decidiamo di investire i nostri risparmi su un titolo azionario non ci degniamo neanche di verificare che il nome sia quello corretto?

La prima regola in finanza è avere ben compreso e approfondito quello che si sta acquistando.

Inoltre (e non mi stancherò mai di ripeterlo) è bene avere chiaro in mente che nel mondo degli investimenti finanziari nessuno regala niente; e se anche per limitati periodi i prezzi possano far credere il contrario, il mercato torna sempre in equilibrio, sempre! E purtroppo lo fa in maniera brutale, senza alcuna pietà per chi si è fatto trovare con il cerino in mano.

Meglio quindi assecondare il mercato piuttosto che sfidarlo, illudendosi di essere migliori di lui; preferibile diversificare il proprio investimento in ottica strategica di lungo termine, piuttosto che affidarsi a improvvide speculazioni di breve periodo su singoli titoli.

Meglio “accontentarsi” del rendimento medio del mercato nel lungo termine, piuttosto che inseguire facili guadagni in periodi brevi; opportuno fissare sempre degli obiettivi finanziari, seguirli sempre con metodo e disciplina anche nelle fasi di mercato più volatili, senza farsi prendere né dall’euforia né dal panico.

Se riesci a far tutto da solo benissimo; se invece pensi di avere bisogno di un supporto professionale ed emotivo ti consiglio di affidarti ad un serio professionista, ad un valido Consulente Finanziario.

Ciao, alla prossima.

Come funziona un fondo obbligazionario

Sono assolutamente convinto che per ottenere ottimi risultati nel mondo degli investimenti occorre assumere i giusti comportamenti; ma per far ciò l’investitore deve avere consapevolezza delle caratteristiche principali degli strumenti finanziari che detiene. Oggi voglio mostrarti come funziona un fondo obbligazionario, quali sono le sue caratteristiche principali. Non preoccuparti, niente tecnicismi: lo faccio come sempre con parole semplici.

Un grande pentolone

I fondi comuni di investimento e le Sicav non sono altro che dei grandi pentoloni vuoti, all’interno dei quali gli chef, o per meglio dire i gestori, aggiungono degli ingredienti che verranno cucinati per un certo periodo di tempo. Possono inserire qualunque ingrediente a loro piacimento? La risposta è no. Ogni pentolone ha delle istruzioni per l’uso molto rigide dove vengono elencati gli ingredienti concessi e quelli vietati.

Le pietanze obbligazionarie

Nel menu troveremo diversi piatti obbligazionari: alcuni molto light, altri parecchio speziati. Una cosa però è certa: saranno cucinati esclusivamente con strumenti obbligazionari, non sono ammessi altri ingredienti! Obbligazioni di lunga durata, di breve durata, governative, societarie, europee, americane, solide, meno solide, ma pur sempre obbligazioni!

Fissa bene a mente la prossima frase: un’obbligazione, tranne nel caso di gravi problemi dell’emittente, viene rimborsata a scadenza, a prescindere dal prezzo al quale viene scambiata oggi. E’ un contratto tra due parti nel quale ci sono impegni ben precisi. Per maggiori dettagli clicca qui e leggi il mio post dedicato alle obbligazioni.

Una ricetta prudente di medio periodo

Al ristorante degli investimenti i Clienti investitori ordinano una ricetta obbligazionaria con dei requisiti ben precisi: vogliono una pietanza light, che non rischi di causare loro seri problemi digestivi, con tempo di cottura medio breve (diciamo tra 3 e 5 anni).

Lo chef si mette subito all’opera: seleziona circa 500 obbligazioni estremamente solide che serviranno per dare robustezza al piatto anche se il loro rendimento è molto basso; sceglie poi 250 obbligazioni di emittenti mediamente solidi che offrono un rendimento, seppur contenuto; seleziona infine, “molto accuratamente“, altre 250 obbligazioni di emittenti un pò meno solidi ma che offrono un buon rendimento.

Le obbligazioni vengono selezionate in modo che la loro scadenza, in media, non superi i 5 anni, come chiesto dal cliente. Gli chef , soprattutto quelli “stellati” e famosi, aggiungono alla ricetta anche abbondante liquidità, che sarà fondamentale durante la fase di cottura. Il piatto è pronto!

Anche i Clienti devono essere bravi

Arriva una grossa turbolenza finanziaria. La paura si avventa sui mercati e parte la vendita indistinta e indiscriminata, come se domani il sole non dovesse sorgere.

Torniamo per un attimo al nostro Ristorante degli Investimenti. I Clienti Investitori stanno ancora degustando la loro pietanza obbligazionaria light quando la turbolenza si abbatte sui mercati.

Ipotesi 1 – i Clienti sono tutti ottimi Gourmet

Tutti i clienti del Ristorante degli Investimenti sono degli ottimi gourmet finanziari che hanno ben compreso il funzionamento di un fondo obbligazionario. Quando arriva la turbolenza nessun Cliente decide di vendere il fondo obbligazionario acquistato perché sa che, a prescindere dal prezzo odierno, ogni obbligazione alla scadenza naturale rimborserà l’intero capitale a meno di gravi problemi dell’Emittente. I clienti sanno che lo chef ha selezionato circa 1.000 emittenti diversi per lo più molto solidi; sanno oltretutto che quelli meno solidi sono stati “accuratamente selezionati”, per cui bisogna soltanto pazientare.

Lo chef premia il comportamento virtuoso dei suoi clienti adoperando la liquidità che aveva aggiunto alla ricetta per approfittare dei prezzi convenienti sul mercato e per arricchire la pietanza con ottime obbligazioni comprate sul mercato a prezzi scontati a causa, o per meglio dire grazie alla turbolenza in corso!

Ipotesi 2 – alcuni Clienti mal consigliati o improvvisati

Al Ristorante del nostro chef alcuni clienti si sono trovati quasi per caso, non conoscono le regole dei fondi obbligazionari; ciononostante hanno anch’essi acquistato la pietanza obbligazionaria light. Quando arriva la turbolenza la paura ha il sopravvento e alcuni di questi decidono di liquidare la loro pietanza.

Qui la saggezza dello chef “stellato” viene in soccorso dei gourmet, dei clienti più virtuosi. Infatti una parte dell’abbondante liquidità verrà adoperata per liquidare i clienti impauriti, tenendo a riparo le obbligazioni che altrimenti lo chef avrebbe dovuto vendere a prezzi non convenienti a causa della turbolenza.

Qual è la morale

Nel mondo degli investimenti tutti devono saper fare la loro parte, anche i clienti, nulla può essere improvvisato. Neanche il miglior fondo obbligazionario al mondo può mettere costantemente al riparo il Cliente inconsapevole, il Cliente al quale nessuno ha ben illustrato come funziona un’obbligazione e come funziona un fondo obbligazionario. E visto quanto sta accadendo sui mercati in questi giorni la strada da fare è ancora tanta.

La buona notizia è che non soltanto esistono strumenti finanziari di elevata qualità, ma esistono anche bravi Consulenti Finanziari, validi professionisti che sapranno consigliarti i migliori ristoranti, ma non prima di averti trasmesso la necessaria competenza e consapevolezza, affinché tu da domani sia un investitore migliore.

Ciao, alla prossima.

L’importanza della Simulazione

Sai cosa hanno a mio avviso in comune un bravo pilota di aerei, un bravo chirurgo ed un bravo investitore? La capacità di tenere a freno le emozioni nei momenti più complicati, ciascuno nel proprio ambito. E’ soltanto talento innato o c’è dell’altro? L’importanza della simulazione nel processo di “addestramento emotivo“: oggi ti parlo di questo, come sempre con parole semplici.

Un atterraggio di emergenza

Atterraggi in condizioni critiche, malfunzionamenti della strumentazione di bordo, eventi climatici estremi, ma anche dirottamenti, attentati terroristici e chi più ne ha più ne metta.

I moderni simulatori di volo sono in grado di replicare fedelmente qualsiasi scenario, per far sì che i futuri piloti possano averli già vissuti ed abbiano già imparato quali sono i comportamenti più idonei da adottare se mai dovessero trovarsi in situazioni analoghe.

Il tutto senza correre rischi reali concreti ma vivendo appieno le emozioni estreme legate ad eventi così critici. Il realismo dei simulatori di ultima generazione è tale infatti da generare emozioni vivide e reali, pressoché identiche a quelle che i piloti avrebbero provato nella realtà.

I simulatori di volo di EasyJet a Malpensa

Un’improvvisa complicazione

Anche nel mondo medico si va sempre più sviluppando l’interesse per la simulazione, al fine di migliorare la cura e la sicurezza del paziente (clicca qui per approfondire). Una vera rivoluzione nel processo di apprendimento dei futuri medici, un processo di innovativo che mira ad una maggiore tutela dei pazienti.

Ancora una volta il futuro medico si troverà a fronteggiare reazioni emotive forti, frutto di complicazioni o eventi inattesi, ma potrà farlo nell’ambito di una simulazione. Un costante allenamento nella gestione delle proprie emozioni lo porterà poi a non esserne travolto quando dovrà gestire le stesse situazioni nella realtà.

Centro di simulazione avanzata dell’Università di Genova

Simulare gli scenari di mercato

Anche gli investitori hanno bisogno di allenare le emozioni. Da qui l’importanza della simulazione anche nel mondo degli investimenti finanziari.

I miei Clienti lo sanno bene: nella fase di definizione degli obiettivi finanziari e di costruzione delle soluzioni di investimento più idonee, è a mio avviso indispensabile simulare degli scenari futuri di mercato. Occorre simulare soprattutto scenari caratterizzati da forte stress e volatilità, come quella che stiamo attraversando legata alla diffusione della pandemia da Covid-19.

Adoperando i dati storici del portafoglio, la volatilità e le perdite massime registrate in passato (per quanto è bene precisare che la storia non si ripete mai allo stesso modo), sono solito “simulare” quei momenti, con un duplice obiettivo:

  • Verificare che il potenziale Cliente abbia un profilo di rischio ed una gestione dell’emotività adeguati;
  • far notare come, nel giusto orizzonte temporale, il portafoglio abbia superato con successo quelle fasi di elevata volatilità.
l'importanza della simulazione

Caro Cliente, la soluzione di investimento più idonea ad ottenere il rendimento che ci siamo prefissi, negli scorsi 10 anni ha registrato una perdita massima del 18%. E’ pertanto plausibile che nei prossimi anni registri nuovamente un’escursione simile, anche maggiore. Lei come reagirebbe se il suo portafoglio registrasse una momentanea flessione, diciamo del 20%?” Quanto più realistica sarà la simulazione tanto più veritiera sarà la reazione del potenziale Cliente.

Non fa per me, mi spiace

E se il Cliente dovesse manifestare di non essere in grado di sopportare una tale correzione, seppur momentanea, del portafoglio? Nessun problema, si procede ad abbassare il profilo rischio/rendimento del portafoglio e si ipotizza un nuovo scenario più conservativo. Molto meglio comunque scoprirlo con una simulazione, non credi?

L'importanza della simulazione

Più il cliente riesce a vivere emotivamente lo scenario simulato, meno questo lo sorprenderà quando e se si verificherà in futuro. Oltretutto avrà sempre chiaro in mente che si tratta di una situazione momentanea e passeggera. Essendo un’ipotesi già prevista, laddove si verificherà, farà meno paura. In un altro post che ti consiglio di leggere parlavo del fatto che le cose migliori si trovano dall’altra parte della paura (clicca qui per leggere il post dedicato).

Conclusioni

Sono convinto che bravi investitori non si nasce, bensì si diventa; ma per far sì che ciò avvenga servono necessariamente due cose: attraversare almeno una volta un periodo di brusca correzione finanziaria, per avere la conferma che sono solo situazioni temporanee; avere al proprio fianco una figura di riferimento che ti sorregga nei momenti più difficili: un bravo Consulente Finanziario.

Ciao, alla prossima.