Un esempio di Investimento a Rischio Molto Basso

Se segui i miei post su blogfinanziario saprai certamente che non può esistere rendimento senza rischio. All’aumentare dell’uno deve necessariamente aumentare anche l’altro. Pertanto se ambisci ad un rendimento atteso alto devi necessariamente accettare un rischio alto.

Investire senza rischiare assolutamente nulla è impossibile. Se qualcuno ti propone investimenti ad alto rendimento con rischio bassissimo o addirittura nullo c’è solo una cosa da fare: scappare a gambe levate! Ma investire rischiando poco è assolutamente possibile a condizione di avere un orizzonte temporale minimo di almeno 3 anni. Oggi provo a dimostrartelo, ovviamente con parole semplici.

Se vuoi scoprire come è possibile investire rischiando davvero poco allora ti consiglio di continuare a leggere questo post.

Le paure di Maria

Maria ha dei soldi sul conto corrente da qualche anno ormai. Sono lì per far fronte a futuri imprevisti, non ha spese imminenti in programma ma ha paura ad investirli. La paura di perderli a causa di un investimento sbagliato è troppo grande. I recenti scandali a scapito di poveri risparmiatori italiani sentiti al telegiornale hanno amplificato le sue paure. Hanno scalfito la cosa più importante: la fiducia di Maria nel mondo bancario.

Un esempio di Investimento a Bassissimo Rischio

Eppure tenere i soldi sul conto corrente non è una soluzione. L’unica certezza, tenendo i soldi inerti sul conto, è di vederne diminuire il valore reale a causa dei costi e dell’inflazione. Te ne parlo nel post “Il Conto corrente? E’ sicuro… che perdi!“. Clicca qui per leggere l’articolo.

Le chiavi del successo

Ecco gli ingredienti per costruire una proposta di investimento adatta alla signora Maria:

  • Elevata diversificazione
  • Strumenti di investimento di alta qualità
  • Costi contenuti
  • Orizzonte minimo di detenzione: 3 anni

Vediamo assieme un esempio di proposta da presentare alla signora Maria.

Un esempio di Investimento a Bassissimo Rischio
Simulazione effettuata con piattaforma Quantalys

Portafoglio composto da un 80% di strumenti obbligazionari e 20% di strumenti azionari

Come detto la signora Maria si deve impegnare a mantenere le somme investite per almeno 3 anni. Pertanto vediamo come si sarebbe comportato questo portafoglio negli ultimi 3 anni e, per valutarne la bontà, lo confrontiamo con un indice di mercato, precisamente l’indice Bilanciato Prudente globale espresso in euro e con un BTP a breve scadenza (scadenza 15 Settembre 2022).

Un esempio di Investimento a Bassissimo Rischio
Simulazione effettuata con piattaforma Quantalys

Nel triennio appena concluso l’investimento proposto alla signora Maria avrebbe avuto un rendimento complessivo del 11,79% (rendimento annuo del 3,78%) a fronte di un rischio pari a 2,90. Nel triennio la perdita massima sofferta sarebbe stata del 3,93%.

Nello stesso periodo l’Indice Bilanciato Prudente Globale in Euro, che in pratica misura il rendimento del mercato a parità di rischio, ha reso complessivamente il 3,01% (rendimento annuo del 0,99%) con una perdita massima del 5,95%. Per correttezza va detto che il rischio dell’indice Bilanciato Prudente è leggermente inferiore di quello della nostra Proposta Prudente, attestandosi a 2,81 contro 2,90; la differenza è però davvero minima.

Infine il BTP con scadenza 15 Settembre 2022, nel triennio 2016- 2019 avrebbe registrato un rendimento complessivo dell’1,60% (rendimento annuo pari a 0,53%) a fronte di un rischio sensibilmente maggiore pari a 4,97 e con una perdita massima di 8,24%.

Mica male, non credi?

Un Investimento a rischio molto basso è dunque possibile, a condizione di mantenerlo per almeno 3 anni. Va detto che i rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri, va detto che in caso di una brusca correzione di mercato anche la nostra proposta, in un periodo breve, ne risentirebbe, però va anche detto che, come dimostra il grafico seguente, nel 90% dei casi il rendimento del nostro portafoglio, tra 3 anni sarà positivo.

Un esempio di Investimento a Bassissimo Rischio
Simulazione effettuata con piattaforma Quantalys

La signora Maria forse oggi sarebbe un pò più contenta se disponesse di tutti i suoi risparmi e di un ulteriore 11,79%, non credi? I 3 anni minimi di detenzione dell’investimento servono proprio ad avere il tempo necessario a recuperare dalle correzioni di mercato che sono per loro natura assolutamente imprevedibili.

Le Banche e i Consulenti Finanziari non sono tutti uguali

Se le tue esperienze non sono state delle migliori, se non credevi possibile ottenere dei rendimenti dignitosi con un rischio minimo, forse è il caso di cominciare a guardarti in giro alla ricerca di un bravo e serio Consulente Finanziario. Le Banche e i Consulenti non sono tutti uguali.

Se ti ho incuriosito e se lo desideri, puoi contattarmi per ulteriori chiarimenti cliccando qui. Sono a tua completa disposizione per una consulenza gratuita e personalizzata.

Un esempio di Investimento a Bassissimo Rischio

Ricordati che il tuo risparmio, dopo la salute, è la cosa più importante che hai.

Ciao, alla prossima.

Prevenire è meglio che curare

Ci sono alcuni spot pubblicitari che rimangono in mente più di altri. Chi è grande abbastanza ricorderà certamente quello della Mentadent (nota azienda di dentifrici e spazzolini da denti) degli anni ’90 che terminava sempre con un dentista che recitava la frase “Prevenire è meglio che curare”. Te lo ripropongo qui di seguito.

Fonte: Youtube

Prevenire è meglio che curare: il consiglio è certamente tra i più azzeccati. In tantissime sfere della vita oggi stiamo giustamente attenti alla prevenzione, soprattutto per quanto attiene la nostra salute e quella dei nostri cari. Ci sono eventi della vita che, una volta verificatisi, sono irreversibili, non ci permettono di poter tornare indietro. E non c’è cosa peggiore di essere costretti a dire: “se solo ci avessi pensato prima!”

La salute certo, ma non solo

Per quanto sono d’accordo con te che la salute è l’ambito più importante cui applicare il principio della prevenzione, oggi non è l’unico. C’è un altro rischio che va assolutamente prevenuto: quello di sopravvivere ai propri risparmi! L’aumento dell’aspettativa di vita media, sommato al drastico calo delle pensioni medie che attende l’attuale forza lavoro rendono molto concreto il rischio di ritrovarsi ad un certo momento senza denaro sufficiente. Clicca qui per leggere un articolo di Repubblica dedicato proprio a questo tema.

Prevenire è meglio che curare

L’ex Presidente dell’INPS Tito Boeri ha detto con chiarezza che allo stato delle cose un trentenne di oggi potrà smettere di lavorare solo all’alba dei 75 anni, e per percepire dei simpatici assegni da fame. Chi ha avuto l’ardire di nascere dopo il 1980 sgobberà cioè tutta la vita, al fine di irrorare la pensione di chi è cresciuto in un’epoca di diritti sociali, ma anche di privilegiati, ladri ed evasori abbastanza asociali. E ne verrà ricompensato con un epilogo esistenziale a base di fatica e di stenti (stralcio di un articolo di Massimo Gramellini su La Stampa; clicca qui per leggere l’articolo completo).

Il tempo è tutto

Prevenire è meglio che curare

La famosa frase “Il tempo è denaro” è assolutamente calzante nella prevenzione del longevity risk. Cominciare ad accantonare una piccola parte del proprio reddito sin da subito è l’unica soluzione al rischio di sopravvivere ai propri risparmi. A meno che anche tu non sia convinto (come molti purtroppo) che sia sufficiente comprare biglietti della lotteria o gratta e vinci vari.

Se a 25-30 anni puoi costruirti una buona pensione integrativa anche con un versamento mensile del 5-10% del tuo reddito (a patto di continuare a versare costantemente per i successivi 35-40 anni) decidendo di iniziare a 50 anni avrai bisogno, sempre che il tuo reddito lo consenta, di versare molto di più per ottenere una integrazione dignitosa alla tua pensione.

Il ruolo etico del Consulente Finanziario

Prevenire è meglio che curare

Il Consulente Finanziario ha una grande responsabilità in questo ambito. Un bravo Consulente deve divulgare quanto più possibile tali informazioni ai suoi clienti, deve fare in modo che quante più persone possibili siano consapevoli del rischio di sopravvivere ai propri risparmi. Deve farlo con tenacia, in un contesto nel quale i mezzi di informazione non ne parlano a sufficienza (tranne quelli specializzati). E’ un dovere morale, etico.

Fondi di previdenza complementare, ma non solo

Lo Stato italiano, consapevole della necessità che i lavoratori contribuiscano volontariamente ad arginare tale fenomeno, ha predisposto tutta una serie di agevolazioni per coloro i quali decidono di aderire alla previdenza complementare. Agevolazioni di varia natura, destinate ai lavoratori dipendenti che decidono di destinare il proprio TFR e i loro contributi volontari alla previdenza complementare; destinate ai datori di lavoro i cui dipendenti aderiscono a tali forme; destinate ancora ai lavoratori autonomi e ai genitori che alimentano le pensioni integrative di figli fiscalmente a carico.

Prevenire è meglio che curare

Ma è importante ribadire un concetto che ho già affrontato in questo articolo del blog dal titolo Facciamo chiarezza sulla Previdenza Complementare (clicca sul titolo del post per approfondire): la Previdenza Complementare è un progetto, non è un prodotto! L’obiettivo è quello di pianificare un investimento che assolva al compito di creare una previdenza integrativa; pertanto l’obiettivo può essere raggiunto con qualunque strumento finanziario, non necessariamente con un fondo di Previdenza Complementare.

E allora cosa aspetti?

Prevenire è meglio che curare

Se non sei ancora tornato dalle vacanze, goditi le meritate ferie, ma al tuo rientro non procrastinare. Se reputi che anche tu potresti correre il rischio di ritrovarti in età avanzata con mezzi finanziari non sufficienti per un tenore di vita dignitoso devi agire adesso, immediatamente: prevenire è meglio che curare! Parla con il tuo consulente finanziario (anche se in realtà avrebbe già dovuto parlartene lui!) e pianifica un investimento a lungo termine finalizzato ad assicurarti una vecchiaia agiata e spensierata.

Ciao, alla prossima.

La Finanza Sostenibile salverà il mondo

Negli ultimi anni è stato intrapreso un percorso virtuoso che può portare la finanza ad avere un ruolo da protagonista nel miglioramento della qualità della vita sul nostro pianeta. So che stai storcendo il naso; come può l’avido e freddo mondo degli investimenti finanziari avere un impatto importante sul miglioramento della qualità della vita ? Prenditi due minuti e continua a leggere. Te lo spiego, come sempre con parole semplici.

Gli Investimenti Socialmente Responsabili

Immagina di dover acquistare un paio di scarpe e di essere indeciso tra due modelli di due marche diverse (prodotte rispettivamente dall’azienda Alfa e dall’azienda Beta) che hanno più o meno lo stesso prezzo. Non avendo ulteriori elementi di valutazione oltre all’estetica, alla comodità e al prezzo, sceglieresti indifferentemente un paio o l’altro, giusto?

Se invece sapessi che l’azienda Alfa inquina regolarmente le acque di un fiume con i suoi scarichi industriali, tratta male i suoi dipendenti, molti dei quali non sono neanche in regola, ed ha una grossa partecipazione in un’azienda che produce armi militari mentre invece l’azienda Beta è rispettosa dell’ambiente e dei propri dipendenti, la tua scelta sarebbe diversa?

La finanza sostenibile salverà il mondo

Probabilmente si! Se anche tu hai a cuore la salvaguardia del nostro pianeta così come la salute ed i diritti dei lavoratori sceglieresti di acquistare le scarpe prodotte dall’azienda Beta. Sceglieresti consapevolmente di premiare i comportamenti più virtuosi.

I Fondi di Investimento Socialmente Responsabili (SRI)

Proviamo ad applicare questo concetto su larga scala al mondo dei fondi di investimento. Immagina che il tuo consulente finanziario ti proponga di scegliere tra due fondi comuni di investimento, con performance simili, costi simili e uguale area o settore di investimento. Se ti spiegasse che soltanto uno dei due fondi contiene strumenti finanziari emessi da società che adottano comportamenti virtuosi, probabilmente sceglieresti di investire proprio in questo e non nell’altro, giusto?

Bravo! Vuol dire che sceglieresti un Fondo Socialmente Responsabile, un fondo SRI (acronimo inglese che sta per Socially Responsible Investing, Investimenti Socialmente Responsabili).

Fonte: www.financialounge.com

Immagina, puoi!

Riprendendo l’adagio di una famosa pubblicità, immagina adesso che tanti bravi Consulenti Finanziari inizino a divulgare queste preziose informazioni ai loro Clienti e che questi ultimi inizino come è auspicabile a prediligere gli strumenti di Investimento Socialmente Responsabili.

La finanza sostenibile salverà il mondo

Si innescherebbe un fantastico circolo virtuoso:

  • le aziende che adottano comportamenti più virtuosi verranno premiate dagli investitori che decideranno sempre più di investire su di esse e non su chi si comporta male
  • le aziende che NON adottano comportamenti virtuosi si vedranno “costrette” ad adeguarsi se vogliono mantenere il loro appeal sul mercato
  • le Società di Gestione del Risparmio, che detengono partecipazioni rilevanti nelle più importanti aziende del mondo e che quindi sono spesso membri dei loro Consigli di Amministrazione, inizierebbero a promuovere ed approvare progetti socialmente responsabili e viceversa a scoraggiare e bocciare proposte non in linea con questi principi.

Come vedi, il futuro del pianeta dipende anche dalle tue future scelte di investimento!