Una storia straordinaria

Oggi voglio raccontarti una storia straordinaria, una vicenda legata al mondo degli investimenti che, nella sua semplicità, ha davvero dell’incredibile; una storia che ha tanto, tantissimo da insegnarci. Ti ho incuriosito abbastanza? Bene, allora mettiti comodo, sto per presentarti una persona davvero speciale.

Ti presento Anne Scheiber

Anne Scheiber

La storia ha come protagonista la signora Anne Scheiber, nata negli Stati Uniti, a Brooklyn, New York, nel 1893. In un mondo come quello degli investimenti, spesso dominato dagli uomini, oggi voglio invece parlarti di una donna. Anne lavorava come semplice impiegata presso l’Agenzia delle Entrate statunitense, con uno stipendio molto modesto. Andò in pensione all’età di 51 anni, quindi nel 1944; il suo stipendio non aveva mai superato i 4.000 dollari l’anno; non aveva mai ricevuto una promozione, forse perché era una donna, forse perché era ebrea.

Ponte di Brooklyn – 1920

Come racconta l’esecutore testamentario Benjamin Clark, Anne, una volta in pensione, iniziò ad investire nei mercati finanziari, adoperando quello che era stata in grado di risparmiare dallo stipendio lavorativo e da parte della sua pensione: circa 21.000 dollari.

Normalmente, una volta in pensione, si posano gli abiti da lavoro e ci si appresta a godersi il meritato riposo, la pace, la tranquillità, non è vero? Non è quello che sogna la maggior parte della gente?

Non fù cosi per Anne Scheiber

La storia di Anne Scheiber continua per altri 50 anni circa; Anne infatti muore il 9 gennaio del 1995, all’età di 101 anni. Una volta in pensione Anne decise di spendere il suo tempo investendo i propri risparmi e parte della pensione che riceveva. Iniziò a studiare le caratteristiche fondamentali dei mercati finanziari e decise di allocarvi tutti i propri averi.

Prova a indovinare

Secondo te, a quanto ammontava il patrimonio accumulato da Anne Scheiber nel giorno della sua dipartita nel 1995? Ricordati che tutto cominciò con l’investimento di 21.000 dollari nel 1944 e nel versamento costante di parte della pensione che ammontava a circa 3.100 dollari l’anno. Tieniti pronto, perché la risposta ha del sensazionale. Il patrimonio accumulato da Anne Scheiber nel 1995 era pari a 22 milioni di dollari! Tutti donati in beneficienza dopo la sua morte!

Ma come ha fatto? Era un supereroe con i superpoteri?

Si, Anne era decisamente un supereroe. Ecco i 4 fantastici superpoteri di Anne Scheiber:

  1. Parsimonia
  2. Longevità
  3. Pazienza
  4. Interesse composto

Sebbene Anne non fosse una persona vissuta nell’agiatezza, possedeva certamente la parsimonia e la pazienza: era una abilissima risparmiatrice, riusciva a risparmiare molto più di quanto spendeva; il buon Dio le ha donato anche la longevità, visto che riuscì a vivere fino a 101 anni.

Come investiva Anne ?

Adesso lo so che vuoi capire in che modo è avvenuto questo miracolo! So che vuoi sapere che tipo di investimenti ha permesso a 21.000 dollari di trasformarsi in 22 milioni di dollari! Pensi che questa sia la parte della storia più sorprendente e avvincente? Mi spiace deluderti: questa è la parte più semplice della storia. Anne ha iniziato acquistando un numero abbastanza elevato di azioni diversificate in grado di offrire un dividendo elevato e ha sempre reinvestito i dividendi ricavati.

L’arte di non fare nulla

Come racconta l’esecutore testamentario Clark, tutto quello che Anne Scheiber si limitò a fare nel corso degli anni in cui investì il suo capitale consisteva essenzialmente nell’aumentare le quote detenute di azioni che erano in grado di generare dividendi, che lei vendeva molto raramente. Durante questi 50 anni, nei quali si sono susseguite guerre, rivoluzioni, boom economici ma anche crolli violenti dei mercati, Anne ha sempre continuato ad accumulare.

La regina del Buy and Hold

Ecco come mi sento di definire Anne Scheiber: la regina del buy and hold, del compra e mantieni; semplice, banale, ma estremamente difficile da fare; è l’arte di chi sa miscelare con estrema determinazione, con ferrea forza di volontà, la scelta degli strumenti giusti, il tempo e la pazienza. Quando metti assieme queste doti, ricevi in dono un regalo inestimabile dal mercato, il quarto superpotere di Anne Scheiber: i frutti dell’interesse composto, definito da Einstein come l’ottava meraviglia del mondo (ne parlo nel libro 10 Regole per Investire Correttamente che puoi scaricare gratuitamente iscrivendoti alla newsletter cliccando qui).

Anne Scheiber mi ha insegnato che essere parsimoniosi, agire a piccoli passi ma con costanza e determinazione su lunghi periodi di tempo, ti può portare ovunque in qualsiasi sfera della vita.

L’importanza degli obiettivi finanziari

Seneca diceva che “nessun vento è favorevole per il marinaio che non sa in quale porto vuole approdare“. Senza una riflessione vera sulla meta da raggiungere si rischia di naufragare nel porto di partenza. Oggi proverò a trasferire il pensiero di Seneca nel mondo finanziario, per dimostrarti che anche i tuoi investimenti, se non hai una visione chiara del traguardo che vuoi raggiungere, rischiano di naufragare miseramente, a prescindere dall’andamento dei mercati.

Alla ricerca del prodotto migliore

“Caro sig. Rossi, ecco il prodotto che fa per lei, si tratta di un piano di accumulo, che Le permetterà di versare periodicamente parte del suo stipendio su un fondo comune di investimento”.

“Benvenuto sig. Bianchi, l’ho chiamata per proporle un nuovo prodotto che abbiamo in collocamento e che risponde alle Sue esigenze, è molto prudente e ha un ottimo rendimento”.

“Buongiorno, vorrei investire una parte delle somme che ho in conto corrente. Che tipo di prodotti mi propone?”.

Sono solo una serie di trattative che comunemente anticipano la sottoscrizione di un prodotto di investimento. Ammesso che il Cliente decida di sottoscrivere i prodotti che cercava o che gli hanno consigliato secondo te sarà soddisfatto? Avrà vissuto un’esperienza di successo? E’ molto probabile che la risposta sia negativa. E ti spiego il perché.

Dalla Banca all’Agenzia di Viaggio

“Caro sig. Rossi, ecco il prodotto che fa per lei, si tratta di un treno ad alta velocità, molto silenzioso, che Le permetterà di viaggiare in maniera confortevole”.

“Benvenuto sig. Bianchi, l’ho chiamata per proporle un viaggio con un nuovo aereo che va molto più veloce e soffre meno i vuoti d’aria”.

“Buongiorno, vorrei destinare parte delle mie ferie ad un viaggio. Che tipo di treni mi propone?”.

Forse adesso inizi a capire anche tu perché le proposte di investimento viste in precedenza con buona probabilità non funzioneranno.

Manca la cosa più importante

Non ti sembra assurdo andare in agenzia di viaggi per scegliere il mezzo di trasporto migliore? Se ti rechi in agenzia di viaggio il tuo primo pensiero non è forse la destinazione, l’itinerario del viaggio? Poi, una volta stabilita la meta e le varie tappe intermedie, forse è il caso di stabilire il come arrivarci. Ma che senso ha scegliere il mezzo di trasporto migliore senza aver prima scelto la meta del viaggio?

Ecco come nasce un investimento di successo

“Caro sig. Rossi, ieri ho visto Sua moglie con i due gemellini; due bimbi splendidi, molto svegli, sembra ieri che sono nati e invece sono già passati 3 anni! Ha mai pensato che potremmo definire assieme una pianificazione finanziaria finalizzata a sostenere gli studi universitari dei gemellini?”.

“Benvenuto sig. Bianchi, l’ho chiamata perché la volta scorsa mi parlava del suo sogno di visitare l’Australia. Che ne pensa di porre le basi affinché tra qualche anno possa realizzare il suo sogno?”.

“Buongiorno, sono molto preoccupato per la mia pensione. Sento dire che la pensione pubblica non sarà più sufficiente a garantire un buon tenore di vita. Possiamo adoperare una parte dei soldi che ho in conto corrente per costruire una pensione integrativa?”.

Adesso si che ci sei

Non stai “comprando” un prodotto di investimento, non sei più concentrato sul prodotto, adesso sei concentrato sul tuo obiettivo! E’ tutta un’altra storia! Vivrai un’esperienza completamente diversa. Adesso sei in grado di associare lo sforzo finanziario che sosterrai con il corretto orizzonte temporale. Ti sentirai motivato, responsabilizzato, focalizzato; ecco gli unici anticorpi che ti faranno rimanere concentrato nei momenti più difficili! E i prodotti finanziari saranno i mattoni che ti permetteranno di costruire il tuo obiettivo: i prodotti finanziari saranno il mezzo, non il fine.

Bisogna saper guadagnare

Se è vero che per avere successo nella vita bisogna saper perdere, che i fallimenti sono inevitabili e che da questi si impara tantissimo, nel mondo degli investimenti finanziari vale anche l’opposto: bisogna saper guadagnare! No, non sono diventato pazzo. Se hai due minuti ti invito a continuare a leggere e scoprirai che saper guadagnare nel mondo degli investimenti non è per niente scontato.

Il <<fai da te>>

Hai appena aperto un conto corrente e hai deciso di cimentarti nel trading on line, nell’acquisto di strumenti finanziari tramite Home Banking. Hai letto molto sul mondo finanziario, ti consideri un appassionato, credi di essere pronto; sai che è rischioso, ma sai anche che sapendo scegliere dei buoni titoli, diversificando l’investimento e avendo il giusto orizzonte temporale i risultati arriveranno. E allora ecco che cominci ad acquistare. Decidi di acquistare obbligazioni e azioni.

Adesso sei dentro!

E’ ufficiale! Hai acquistato gli strumenti finanziari, l’Home Banking ti ha confermato che le operazioni sono state eseguite, le somme sono state prelevate dal conto corrente e adesso sei ufficialmente un investitore! Complimenti! Hai acquistato obbligazioni per il 60% e azioni per il 40%. Nella scelta delle obbligazioni sei stato guidato soprattutto dai ritorni cedolari, sul comparto azionario hai privilegiato soprattutto azioni di grandi società multinazionali, scegliendo tra quelle a maggiore capitalizzazione. Tale scelta ti è sembrata la migliore. Hai acquistato 4 obbligazioni e 10 titoli azionari.

Un mese dopo

E’ passato un mese! Più volte sei stato tentato di acquistare ancora o di vendere qualche strumento, ma sai che l’impazienza non paga nel mondo degli investimenti, per cui hai saputo tenere a bada l’adrenalina e sei riuscito a non toccare il portafoglio. Con la testa ti ritrovi spesso a pensare all’andamento dell’investimento, ma pensi che con il passare del tempo andrà meglio. “Certo che fare analisi, ipotizzare andamenti, studiare soluzioni, pianificare l’investimento è una cosa, avere i tuoi soldi dentro alla giostra è tutta un’altra cosa!” Adesso realizzi che ogni movimento, ogni turbolenza, fa lievitare o evaporare immediatamente i tuoi soldi! Mamma mia! Paura!

Tre mesi dopo

Complimenti! Sono passati tre mesi e sei ancora li, con il portafoglio investito. Adesso però ci sono delle variazioni sensibili nei prezzi rispetto al controvalore iniziale. Le 4 obbligazioni acquistate, hanno preso strade diverse e in questo momento 2 obbligazioni quotano sotto la pari(che in gergo tecnico vuol dire che stanno perdendo) e 2 obbligazioni sono invece sopra la pari (stanno quindi guadagnando); allo stesso modo dei 10 titoli azionari 5 stanno guadagnando e 5 stanno perdendo. La diversificazione ha funzionato, ma tu, piuttosto che vedere i vantaggi della diversificazione, ti rammarichi di vedere che alcuni titoli stanno perdendo. E allora decidi di agire!

A te piace vincere

“Sono convinto che tutti i titoli che avevo scelto sono degli ottimi titoli. E’ arrivato il momento di fare delle modifiche al portafoglio, quale migliore momento per agire!”. Non c’è che una soluzione! Vendere i titoli in guadagno e con il ricavato acquistare altre azioni ed altre obbligazioni al momento in perdita. Così ottieni due grandi vantaggi: ufficializzi la vincita e abbassi il prezzo medio delle azioni e delle obbligazioni che al momento stanno perdendo. Una grande mossa!

6 mesi dopo

Dopo aver effettuato le tue vendite e i tuoi acquisti sono passati altri tre mesi e le quotazioni degli strumenti da te detenuti sono variate ancora. Adesso dei 2 titoli obbligazionari superstiti uno ha effettivamente recuperato ed è adesso in guadagno mentre l’altro ha continuato a deprezzarsi e adesso perde più di 5 punti percentuali. Delle 5 azioni ancora in portafoglio 3 hanno recuperato e sono adesso in guadagno mentre due hanno continuato a scendere e adesso la perdita è cospicua. “Non resta che ripetere l’operazione” Non hai dubbi: occorre vendere tutto quello che sta guadagnando per acquistare quello che sta perdendo. Il nuovo portafoglio è adesso composto da 1 titolo obbligazionario e 2 titoli azionari, con dei prezzi di acquisto medi molto bassi. Hai immolato la già mediocre diversificazione ma adesso hai finalmente prezzi medi di acquisto più bassi.

Un anno dopo

Qualcosa non ha funzionato! I pochi titoli superstiti hanno continuato inesorabilmente a scendere, è anche arrivata una correzione dei mercati che ha reso la discesa delle quotazioni più ripida e adesso ti ritrovi con un titolo obbligazionario di una società poco solida a lunga scadenza che quota sotto 90 (che vuol dire che sta perdendo oltre il 10%) e due titoli azionari che registrano una perdita a doppia cifra! Un disastro! E ti ritrovi davanti a una scelta, questa volta molto dolorosa:

  1. “Compro ancora! I prezzi sono scesi tantissimo, sarebbe un ottimo affare e appena risale tutto io recupero tutto! Ma ho bisogno di altri soldi.
  2. Non faccio più niente, aspetto ma non vendo. In effetti fin quando non vendo non ho perso nulla!
  3. Vendo tutto e realizzo una sonora perdita! Meglio chiudere tutto per evitare ulteriori discese

La nostra storia termina qui, qualunque sia la scelta che il nostro malcapitato eroe avrà preso, non sarà stata di certo una storia a lieto fine. Se dovesse avere effettuato la scelta numero 1 la fine della storia potrebbe anche essere stata tragica!

Scopriamo le carte

Mio caro eroe, sei solo stato sfortunato o, per usare un eufemismo, molto maldestro? Per scoprire la risposta facciamo un bel gioco: immaginiamo che la nostra storia abbia avuto inizio 5 anni fa e sveliamo il nome dei titoli azionari venduti quasi subito. Immagina che dopo 3 mesi hai deciso di vendere i seguenti 5 titoli azionari:

  1. Amazon
  2. Facebook
  3. Apple
  4. Microsoft
  5. Alphabet (Google)

La scelta dei titoli era stata assolutamente vincente! Ebbene, se oggi detenessi ancora queste 5 azioni, avresti un guadagno del 185,29%. Ma hai deciso di venderle dopo 3 mesi, registrando un guadagno irrisorio, per acquistare quote degli strumenti in perdita. Una pessima scelta!

Quando leggiamo di strumenti finanziari che nel corso di un periodo lungo hanno realizzato guadagni stratosferici (+300%, +500%) spesso proviamo rabbia o delusione per non averli comprati al momento giusto. Ma la domanda che dovremmo farci è un’altra: anche se avessimo avuto la lungimiranza o la fortuna di acquistare quei titoli al momento giusto, avremmo avuto la lucidità, la razionalità e la bravura di detenerli e di non venderli quando questi avessero raggiunto i livelli del +20%, +50%. +100% ed oltre?

Conclusione

Bisogna saper guadagnare. Non è per niente scontato essere in grado di farlo. Quando vediamo un titolo o un fondo salire e iniziamo a vedere rendimenti a doppia cifra, la paura che il guadagno possa svanire da un momento all’altro ci spingerà a vendere prima possibile. Spesso questa si rivelerà una scelta pessima; ecco perché è bene affidarsi ad un bravo consulente e a degli strumenti di risparmio gestito di qualità. In questo modo delegheremo queste scelte a dei professionisti, aumenteremo enormemente la diversificazione di portafoglio e noi potremo portare a casa i grandi rendimenti che scaturiscono da investimenti ben diversificati di lungo periodo.

“Vendere i titoli quando s’è guadagnato abbastanza è come tagliare i fiori e innaffiare le erbacce” (W. Buffett)