Risparmiatori eccellenti ma investitori mediocri

Nel Vangelo di Matteo si narra di un uomo che prima di partire per un viaggio chiama a sé i suoi tre servi e consegna loro del denaro, dei talenti. Due dei servi decidono di investire i talenti ricevuti e ne guadagnano altrettanti, mentre l’ultimo servo, per paura di perderlo, và a sotterrare il denaro ricevuto nel terreno.

Al suo ritorno, il padrone chiama a sé i suoi servi per regolare i conti con loro. E’ lieto di sapere che due dei suoi servi hanno investito i loro soldi in modo profittevole, mentre si arrabbia e punisce il servo che per paura ha sotterrato il denaro senza ricavarne alcun profitto.

Senza volerci addentrare nei significati metaforici e teologici della famosa Parabola Cristiana, oggi gli italiani sempre di più assomigliano purtroppo al servo che, per paura, corre a sotterrare i suoi risparmi sotto il terreno. Dopo più di 2.000 anni gli italiani hanno scelto il conto corrente piuttosto che il terreno per sotterrare propri risparmi, ma il concetto di base non cambia. Per paura di perderli, noi italiani decidiamo di seppellire i nostri risparmi piuttosto che investirli.

La ricchezza degli Italiani

I numeri raccolti dalla Banca d’Italia e la ricerca di PwC ‘Digital wealth management’ ci dicono che la ricchezza totale delle famiglie italiane si attesta a poco più di 10mila miliardi di euro, con una prevalenza della componente reale (soprattutto abitazioni e terreni, 6.300 miliardi) rispetto a quella finanziaria (azioni, obbligazioni e depositi per 4.244 miliardi).

Risparmiatori eccellenti ma investitori mediocri
 Ricerca di PwC ‘Digital wealth management’ 

Oltre a scegliere di investire poco nel mondo finanziario rispetto all’acquisto di case e terreni, quel poco è anche allocato male. Nei portafogli delle famiglie italiane prevale infatti il risparmio amministrato (azioni, obbligazioni e liquidità) a scapito di quello gestito (fondi e polizze), fermo al 20% (scopri di più sulla differenza tra risparmio gestito e amministrato cliccando qui). Come si evince dal grafico in alto la media europea sale al 33%, arrivando addirittura al 60% nel Regno Unito.

Risparmiatori eccellenti ma investitori mediocri

E’ il paradosso dei risparmiatori del Bel Paese. Nel corso della storia gli italiani hanno sviluppato una propensione al risparmio invidiabile. Riescono con il sacrificio a mettere da parte una cospicua fetta del loro reddito, e così facendo hanno accumulato ingenti patrimoni.

E Poi? Non sanno come farlo fruttare, lo seppelliscono. Eccolo, qui di seguito, il frutto della nostra “abilità” ad investire. Semplicemente impietoso.

Risparmiatori eccellenti ma investitori mediocri
 Ricerca di PwC ‘Digital wealth management’ 

Immaginiamo che uno svedese, un americano, un tedesco, un inglese ed un italiano nel 2012 avessero investito contemporaneamente una cifra corrispondente a 100mila euro.

Dopo 5 anni lo svedese e l’americano possono usare i rendimenti del loro investimento per acquistare una nuova e moderna autovettura di fascia media, il tedesco e l’Inglese possono andare ad acquistare una nuova e moderna utilitaria, l’italiano forse può ambire ad uno scooter usato e malandato!

La trappola dei rendimenti facili

Ma perché siamo così distanti? Perché la cultura finanziaria media degli italiani è così insufficiente? Una delle cause a mio avviso più importanti è stata la troppa facilità con cui, negli ultimi 30 anni, si guadagnavano grosse cedole da investimenti privi di rischio come le obbligazioni governative e bancarie.

Imparare ad investire correttamente in Italia semplicemente non è mai stato necessario.

Oggi le cose sono cambiate. I rendimenti degli investimenti “sicuri” sono nulli o negativi. I rischi non sono più così bassi come in passato.

Qual è la soluzione?

Marco Giorgino, professore del Politecnico di Milano sottolinea che “Per avere rendimenti in linea a quelli registrati dai risparmiatori degli altri Paesi prima di tutto è necessario aumentare la partecipazione ai mercati attraverso prodotti del risparmio gestito che consentono di diversificare le opportunità di l’investimento e cogliere i trend del momento”.

Fai da tè? No, grazie

Giorgino continua dicendo: “Visto che la cultura finanziaria del risparmiatore non lo porta a prendere qualche rischio in più, l’investitore deve essere guidato da qualcuno che possa consigliarlo e assisterlo in ogni momento… C’è bisogno di farsi accompagnare nelle scelte di investimento da un professionista esperto“.

Se sei anche tu un bravo risparmiatore, acquisendo maggiore consapevolezza e cultura finanziaria, affidandoti ad un bravo e serio consulente finanziario, diventeresti un eccellente investitore e potresti finalmente avere le soddisfazioni finanziarie che meriti. Dipende soltanto da te! Ciao, alla prossima.

Tassi di Interesse Negativi: che significa?

Credo tu ne abbia sentito parlare. In molti Paesi del Mondo sono in vigore dei tassi di interesse negativi. Ma che vuol dire? E quali possono essere le conseguenze per le persone? Te ne parlo in questo post, come sempre con parole semplici.

Una famiglia danese compra casa

Tassi di Interesse Negativi: che significa?

I signori SØrensen hanno deciso di comprare casa. Per questo motivo hanno deciso di fare un mutuo in Banca. Sanno che accendere un mutuo vuol dire in pratica prendere dei soldi in prestito dalla Banca per poi restituirli a rate in 20-30 anni assieme ad un interesse, che rappresenta il costo per aver preso a prestito dei soldi.

E’ uno scherzo, vero?

Non appena la Banca gli propone una simulazione del piano di ammortamento del mutuo i signori SØrensen scoprono che dovranno restituire di meno di quello che la Banca gli sta prestando! Sembra assurdo, ma è proprio così. La somma delle rate che i signori SØrensen pagheranno è inferiore al capitale iniziale! Ecco cosa vuol dire tassi di interesse negativi per chi prende soldi a prestito: una fantastica notizia!

E’ di qualche giorno fa la notizia che una Banca danese inizierà ad applicare tassi di interesse negativi sui mutui; puoi approfondire cliccando qui!

Una famiglia tedesca vuole investire in obbligazioni governative

Tassi di Interesse Negativi: che significa?

I signori Schneider hanno deciso di investire i loro risparmi, a condizione però che il rischio sia bassissimo, addirittura nullo. L’impiegato di Banca gli propone di investire in obbligazioni governative tedesche a 10 anni, i famosi Bund, assicurando loro che si tratta dell’investimento meno rischioso in assoluto, grazie alla granitica solidità del governo tedesco.

Fonte: Investing.com

C’è solo un piccolo dettaglio.

“Cari signori Schneider, riceverete un rendimento annuo dello 0,5%; acquistate oggi il titolo obbligazionario pagandolo l’11,35% in più e tra 10 anni vi verrà restituito il capitale”. I coniugi Schneider stanno per firmare quando all’improvviso la signora aggrotta la fronte e chiede: “ma mi scusi, noi prenderemo lo 0,5% per 10 anni – quindi il 5% complessivo – e oggi paghiamo invece l’11,35%? Ma così perdiamo complessivamente più del 6%!!!“.

Tassi di Interesse Negativi: che significa?

Oggi un investitore tedesco che decide di acquistare un titolo governativo a 10 anni deve pagare in 10 anni più del 6%! Acquistare uno strumento finanziario con rendimento negativo vuol dire in pratica non percepire un rendimento ma sostenere un costo.

Caro governo tedesco, visto che sei così solido e sicuro, ti prego di tenere i miei soldi per 10 anni; per questo sono disposto a pagarti!

Il mondo al contrario

Provate a raccontare a vostro padre o meglio a vostro nonno quello che sta succedendo: è il mondo al contrario. Assolutamente controintuitivo e illogico; invece è tutto vero.

Tassi di Interesse Negativi: che significa?
Fonte: Deutsche Bank per CNBC

In questo momento nel mondo più di 15 trilioni di dollari (per capirci parliamo di 15 mila miliardi di dollari!) sono investiti con rendimento negativo e la cifra è più che raddoppiata in meno di un anno!

L’inizio di una nuova era

L'inizio di una nuova era

Dove porterà tutto questo? Difficile se non impossibile dirlo. Potremmo essere, per dirla alla Jovanotti, all’Inizio di una nuova Era, dove i tassi nulli o negativi diventeranno la nuova normalità. Dove mantenere dei soldi sul conto corrente diventerà oneroso per il cliente. Dove la moneta reale a la moneta digitale avranno quindi rendimenti diversi (rendimento nullo per i soldi contanti – quelli che abbiamo in tasca – e rendimento negativo per i soldi digitali – quelli che abbiamo sui conti correnti).

Il mondo degli investimenti

Il risparmio

Se mi hai seguito fin qui credo tu abbia capito che il modo di investire tipico dei risparmiatori italiani non esiste più; in Italia, infatti, la maggior parte dei risparmiatori, fino a qualche anno fa, era solita acquistare esclusivamente obbligazioni governative e/o obbligazioni bancarie. Questo tipo di investimento garantiva dei rendimenti più che soddisfacenti (in alcuni anni anche dei rendimenti sensazionali!) a fronte di un rischio irrisorio.

Il lato positivo

Il contesto è diventato più sfidante; per ottenere dei rendimenti occorre oggi una attenta pianificazione ed una selezione accurata degli strumenti. Occorre maggiore cultura finanziaria e maggiore competenza. Non basta più acquistare il titolo di turno o il prodotto del momento. Bisogna evolvere da “rinnovatore seriale di obbligazioni” ad Investitore con la “I” maiuscola.

La buona notizia è che si può fare! A condizione però di affidarsi ad un professionista serio e competente, che ti sappia guidare nella pianificazione e che ti supporti emotivamente nella fase di transizione.

In un mondo infarcito di obbligazioni a tassi negativi è possibile portare a casa dei rendimenti positivi più che soddisfacenti, anche rischiando poco. Se non ci credi ti invito a leggere il mio post Un esempio di Investimento a Rischio Molto Basso, cliccando qui.

Ciao, alla prossima.

Un esempio di Investimento a Rischio Molto Basso

Se segui i miei post su blogfinanziario saprai certamente che non può esistere rendimento senza rischio. All’aumentare dell’uno deve necessariamente aumentare anche l’altro. Pertanto se ambisci ad un rendimento atteso alto devi necessariamente accettare un rischio alto.

Investire senza rischiare assolutamente nulla è impossibile. Se qualcuno ti propone investimenti ad alto rendimento con rischio bassissimo o addirittura nullo c’è solo una cosa da fare: scappare a gambe levate! Ma investire rischiando poco è assolutamente possibile a condizione di avere un orizzonte temporale minimo di almeno 3 anni. Oggi provo a dimostrartelo, ovviamente con parole semplici.

Se vuoi scoprire come è possibile investire rischiando davvero poco allora ti consiglio di continuare a leggere questo post.

Le paure di Maria

Maria ha dei soldi sul conto corrente da qualche anno ormai. Sono lì per far fronte a futuri imprevisti, non ha spese imminenti in programma ma ha paura ad investirli. La paura di perderli a causa di un investimento sbagliato è troppo grande. I recenti scandali a scapito di poveri risparmiatori italiani sentiti al telegiornale hanno amplificato le sue paure. Hanno scalfito la cosa più importante: la fiducia di Maria nel mondo bancario.

Un esempio di Investimento a Bassissimo Rischio

Eppure tenere i soldi sul conto corrente non è una soluzione. L’unica certezza, tenendo i soldi inerti sul conto, è di vederne diminuire il valore reale a causa dei costi e dell’inflazione. Te ne parlo nel post “Il Conto corrente? E’ sicuro… che perdi!“. Clicca qui per leggere l’articolo.

Le chiavi del successo

Ecco gli ingredienti per costruire una proposta di investimento adatta alla signora Maria:

  • Elevata diversificazione
  • Strumenti di investimento di alta qualità
  • Costi contenuti
  • Orizzonte minimo di detenzione: 3 anni

Vediamo assieme un esempio di proposta da presentare alla signora Maria.

Un esempio di Investimento a Bassissimo Rischio
Simulazione effettuata con piattaforma Quantalys

Portafoglio composto da un 80% di strumenti obbligazionari e 20% di strumenti azionari

Come detto la signora Maria si deve impegnare a mantenere le somme investite per almeno 3 anni. Pertanto vediamo come si sarebbe comportato questo portafoglio negli ultimi 3 anni e, per valutarne la bontà, lo confrontiamo con un indice di mercato, precisamente l’indice Bilanciato Prudente globale espresso in euro e con un BTP a breve scadenza (scadenza 15 Settembre 2022).

Un esempio di Investimento a Bassissimo Rischio
Simulazione effettuata con piattaforma Quantalys

Nel triennio appena concluso l’investimento proposto alla signora Maria avrebbe avuto un rendimento complessivo del 11,79% (rendimento annuo del 3,78%) a fronte di un rischio pari a 2,90. Nel triennio la perdita massima sofferta sarebbe stata del 3,93%.

Nello stesso periodo l’Indice Bilanciato Prudente Globale in Euro, che in pratica misura il rendimento del mercato a parità di rischio, ha reso complessivamente il 3,01% (rendimento annuo del 0,99%) con una perdita massima del 5,95%. Per correttezza va detto che il rischio dell’indice Bilanciato Prudente è leggermente inferiore di quello della nostra Proposta Prudente, attestandosi a 2,81 contro 2,90; la differenza è però davvero minima.

Infine il BTP con scadenza 15 Settembre 2022, nel triennio 2016- 2019 avrebbe registrato un rendimento complessivo dell’1,60% (rendimento annuo pari a 0,53%) a fronte di un rischio sensibilmente maggiore pari a 4,97 e con una perdita massima di 8,24%.

Mica male, non credi?

Un Investimento a rischio molto basso è dunque possibile, a condizione di mantenerlo per almeno 3 anni. Va detto che i rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri, va detto che in caso di una brusca correzione di mercato anche la nostra proposta, in un periodo breve, ne risentirebbe, però va anche detto che, come dimostra il grafico seguente, nel 90% dei casi il rendimento del nostro portafoglio, tra 3 anni sarà positivo.

Un esempio di Investimento a Bassissimo Rischio
Simulazione effettuata con piattaforma Quantalys

La signora Maria forse oggi sarebbe un pò più contenta se disponesse di tutti i suoi risparmi e di un ulteriore 11,79%, non credi? I 3 anni minimi di detenzione dell’investimento servono proprio ad avere il tempo necessario a recuperare dalle correzioni di mercato che sono per loro natura assolutamente imprevedibili.

Le Banche e i Consulenti Finanziari non sono tutti uguali

Se le tue esperienze non sono state delle migliori, se non credevi possibile ottenere dei rendimenti dignitosi con un rischio minimo, forse è il caso di cominciare a guardarti in giro alla ricerca di un bravo e serio Consulente Finanziario. Le Banche e i Consulenti non sono tutti uguali.

Se ti ho incuriosito e se lo desideri, puoi contattarmi per ulteriori chiarimenti cliccando qui. Sono a tua completa disposizione per una consulenza gratuita e personalizzata.

Un esempio di Investimento a Bassissimo Rischio

Ricordati che il tuo risparmio, dopo la salute, è la cosa più importante che hai.

Ciao, alla prossima.