In gran parte dei risparmiatori italiani si annida da sempre una enorme paura del mondo azionario. Gli strumenti azionari sono immediatamente collegati al concetto di rischio, di speculazione, di scommessa, di gioco, fino a sfociare nella convinzione che si tratti di una fregatura dalla quale tenersi ben alla larga. Oggi provo a convincerti che non devi avere paura dell’azionario, ma piuttosto che potrebbe trattarsi del tuo miglior alleato. Lo faccio come sempre con parole semplici.
Da dove nasce la paura
Una delle cause principali della dilagante fobia da azionario è legata ai messaggi che riceviamo quotidianamente dai media, che alimentano la paura associando al mondo azionario concetti quali <<giocare in borsa>>, <<bruciare miliardi di euro>>, paventando costantemente crolli e catastrofi. Ovvia conseguenza: gli investitori fanno una gran fatica ad acquistare strumenti azionari e soprattutto a mantenerli.
Se poi, seppur impaurito, ti sei lasciato trascinare e sei entrato nel mondo azionario, ai primi scossoni ti sei trovato talmente impreparato, spiazzato, solo ed impaurito da scappare a gambe levate, realizzando una perdita e, cosa ben più grave, trovando conferma alle tue paure. La domanda quindi ti sorge spontanea: “Chi è così folle da mettere i propri risparmi, il frutto di una vita di sacrifici, in degli strumenti così pericolosi? Io no di certo!” Amen.
E allora scegli di non scegliere, di non osare, di non infliggerti dolore e sofferenza. Dividerai il tuo risparmio tra conto corrente, conti deposito e obbligazioni.
La conoscenza prima di tutto
Uno dei più grandi insegnamenti di Warren Buffett è il seguente: “Investi solo in strumenti che capisci perfettamente“. E’ un consiglio sacrosanto, e ti dirò di più: sai come ha costruito il suo impero Warren Buffett, da molti considerato il più grande investitore di tutti i tempi? Acquistando azioni, comprando e detenendo quello strumento di cui tu hai così tanta paura!
E allora ti consiglio di cliccare qui per andare al mio post dove ti spiego il funzionamento delle azioni e dei fondi azionari, in modo da acquisire la conoscenza necessaria di questo strumento troppo poco sfruttato ma dotato di potenzialità sorprendenti!
What if ?
In italiano suonerebbe pressappoco “cosa sarebbe successo se ?” ed è proprio quello che scopriremo assieme. Sei pronto ad andare indietro nel tempo con me? Bene, ti racconterò un film per molti versi sorprendente! Immagina di essere detentore di un portafoglio di investimenti composto da 4 tipologie di strumenti che detieni in parti uguali. Il tuo portafoglio è così composto:
- 25% di obbligazionario europeo
- 25% di obbligazionario globale
- 25% di azionario europeo
- 25% di azionario globale
Un mese fa
Cosa sarebbe successo se (What If) avessi acquistato questi strumenti un mese fa?
Oggi ti ritroveresti con una leggera perdita, più marcata per gli strumenti azionari. L’unica tipologia di strumenti in guadagno sarebbe rappresentata dalle obbligazioni globali.
Sei mesi fa
Cosa sarebbe successo se (What If) avessi acquistato questi strumenti sei mesi fa?
Adesso sarebbe tutto positivo con il rendimento delle azioni, sia europee che globali, leggermente superiore a quello delle obbligazioni. Ma attenzione: dopo qualche mese ti saresti ritrovato con una perdita di quasi il 10% sugli strumenti azionari!
Tre anni fa
Cosa sarebbe successo se (What If) avessi acquistato questi strumenti tre anni fa?
Nonostante il brusco calo iniziale (Luglio 2016) e finale (Dicembre 2018) il rendimento azionario é circa cinque volte maggiore di quello obbligazionario. Non solo, inizia a vedersi anche una differenza di rendimento tra l’azionario europeo e quello globale, a netto vantaggio di quest’ultimo.
10 anni fa
Cosa sarebbe successo se (What If) avessi acquistato questi strumenti dieci anni fa?
Gli strumenti azionari, nonostante molte fasi di correzione (ne possiamo contare almeno 5) portano a casa dei rendimenti strabilianti. A fronte di un rendimento complessivo del 28,65% ottenuto dall’obbligazionario europeo, nello stesso periodo l’azionario globale portava a casa un rendimento del 163,72%.
Il caso estremo
Se mi segui, se leggi i miei post, sai che alla domanda “cosa faranno i mercati domani, tra un mese, tra sei mesi” nessuno può rispondere con certezza oggi. Per cui il rischio di entrare nei mercati immediatamente prima di una marcata correzione esiste, e non può essere evitato.
E’ per questo motivo che voglio concludere con un ultima simulazione: cosa sarebbe successo se (what if) avessi acquistato questi strumenti immediatamente prima della crisi mondiale del 2008?
Il rendimento oggi sarebbe senza dubbio ridimensionato, ma ampiamente positivo! Non solo: l’azionario globale continua ad essere l’asset vincente!, cosa che dovrebbe definitivamente fugare ogni dubbio sulla qualità ed affidabilità di questa tipologia di strumenti nel lungo termine.
La vera domanda
Spero di averti aiutato a guardare sotto una luce diversa gli strumenti azionari, così burberi e irascibili in alcuni momenti ma anche così affidabili e insuperabili nel tempo! Per cui non avere paura dell’azionario, non ha alcun senso.
La vera domanda che però dovresti farti è: “Ma io sarei in grado di resistere da solo, senza supporto, senza una figura di riferimento al mio fianco, in quei momenti in cui sembra crollare tutto?” Perché il film come vedi è sempre a lieto fine, a meno che però non ti alzi prima e scappi via dal cinema!
Ciao, alla prossima!