Facciamo il gioco del futuro

Oggi ti propongo un gioco da fare assieme. Per fare questo gioco serve soltanto un pò di immaginazione e di ragionamento. Sei pronto? Bene! Allora cominciamo subito: facciamo il gioco del futuro, sono certo che rimarrai molto sorpreso!

La prima regola del gioco

Sei un lavoratore dipendente o autonomo? Se la risposta è lavoratore dipendente tieni a mente il tuo stipendio netto mensile. Se invece sei un lavoratore autonomo o un libero professionista ti chiedo gentilmente di calcolare il tuo reddito mensile netto. Sei uno studente o non hai ancora trovato un lavoro? Non preoccuparti, puoi giocare anche tu, sarà sufficiente immaginare quale sarà il tuo stipendio netto mensile non appena entrerai nel mondo del lavoro (ti auguro il prima possibile).

Facciamo il gioco del futuro

Allora, caro lavoratore dipendente, caro lavoratore autonomo, caro libero professionista, hai fissato in mente il tuo stipendio o reddito netto mensile? Caro studente o caro amico in cerca della tua prima occupazione, hai stimato quale sarà il tuo primo stipendio? Benissimo!

Prima di cominciare

Adesso ti chiedo di fare un’operazione molto semplice. Ti chiedo di dividere in due parti uguali la cifra che hai in mente. Metti idealmente una metà delle banconote nella mano sinistra e l’altra metà nella mano destra. Fatto? Ottimo, siamo quasi pronti per cominciare!

Adesso viene il bello

Se mi hai seguito fino ad ora dovresti avere una metà del tuo stipendio o reddito mensile nella mano destra e un’altra metà nella mano sinistra. Corretto? Molto bene. Adesso immagina di ritrovarti come per magia in un grande salone con uno splendido camino acceso. Quello che ti chiedo di fare è molto semplice: ti chiedo di gettare nel fuoco i soldi che tieni nella mano sinistra. Fatto? Molto bene. Il gioco finalmente può cominciare!

Camino

Come si vince al gioco del futuro

Non appena tutti i giocatori hanno gettato nel camino acceso i soldi che tenevano nella mano sinistra, finalmente il gioco può cominciare! Da questo momento tutti i partecipanti al gioco ricevono una maglietta con su scritto “Pensionato” e la vera sfida ha inizio: bisogna riuscire a vivere dignitosamente ogni mese con la metà dei soldi che è rimasta nella mano destra!

Facciamo il gioco del futuro

Che gioco fantastico!

Ma che bello! Niente più vacanze, puoi vendere l’auto perché costa troppo mantenerla; adesso hai un sacco di tempo libero, godi di ottima salute ma i soldi ti bastano a mala pena per pagare le bollette e riempire il frigo (senza esagerare!). Ma che bello il gioco del futuro! E se dovesse arrivare qualche spesa imprevista? E se volessi fare qualche regalo ai tuoi figli o nipoti ma i soldi che hai nella mano destra non sono sufficienti? Mi dispiace, saresti immediatamente eliminato dal gioco!

Facciamo il gioco del futuro

La previdenza complementare: non un’opzione ma un dovere

Se anche tu, come me, non hai nessuna voglia di partecipare a questo gioco non c’è altra scelta che iniziare subito a costruire la tua pensione integrativa. Gli enti di previdenza purtroppo non sono più in grado di garantirti una pensione dignitosa, oramai è assodato, lo leggiamo continuamente (clicca qui per leggere un articolo recente molto interessante di Wall Street Italia sull’argomento). E col passare del tempo, con l’allungamento della vita media le cose possono solo peggiorare!

Se vuoi saperne di più sulla previdenza complementare ti invito a leggere questo mio post intitolato “Facciamo chiarezza sulla previdenza” (clicca qui).

Non sai da che parte cominciare per costruire la tua garanzia per una vecchiaia serena? Parlane con il tuo Consulente Finanziario, chiedi in Banca, chiedi alla tua Assicurazione. Decidi liberamente ma non procrastinare!

Consulente finanziario

Soltanto tu puoi decidere, puoi decidere oggi, se vivere una vecchiaia serena e agiata o prendere inesorabilmente parte al Gioco del Futuro.

Ciao, alla prossima.

Superare le credenze limitanti

Ricordo che quando ero ragazzo, nella sala di attesa del mio medico c’era un quadro appeso alla parete raffigurante un calabrone; quel quadro mi ha sempre colpito, non tanto per il disegno, ma soprattutto per la frase che vi era scritta in basso: “La struttura alare del calabrone, in relazione al suo peso, non è adatta al volo, ma lui non lo sa e vola lo stesso“.

Superare le credenze limitanti

Troppo spesso diamo per scontato che alcune cose sono e saranno sempre in un modo, affibbiando l’etichetta di “impossibile” a qualcosa che in realtà non lo è. Oggi parliamo delle credenze limitanti e di quanto queste influenzino il mondo degli investimenti.

L’elefante e la corda

“Ancora piccolo, l’elefantino viene legato con una grossa corda a un palo saldamente conficcato nel suolo. Egli tenta di liberarsi più volte, ma non ne ha le forze sufficienti. Dopo un anno, il palo e la corda sono ancora sufficienti per tenere legato l’elefantino. Egli continua nel suo tentativo di liberarsi, senza riuscirci.

Superare le credenze limitanti

A questo punto, l’animale comincia a capire che la corda sarà sempre più forte, e rinuncia ai tentativi. Quando arriva all’età adulta, l’elefante si ricorda ancora che, per molto tempo, ha sprecato invano energia tentando di liberarsi. A questo punto, il domatore potrebbe anche legarlo con un filo sottile a una scopa, comunque l’elefante non cercherebbe più di liberarsi.” (Paulo Coelho)

Troppi elefanti e pochi calabroni

In tanti aspetti della nostra vita ci ritroviamo spesso ad agire come l’elefante descritto magistralmente da Paulo Coelho; ci hanno talmente inculcato che quella cosa non si può cambiare, ce ne convinciamo a tal punto che lo diamo per assodato, non ci proviamo neanche.

Se nel mondo dei calabroni si diffondesse la notizia che sono troppo grossi ed hanno ali troppo piccole per volare e questi se ne convincessero, smetterebbero immediatamente di volare e invece…

Le credenze limitanti nel mondo finanziario

“Con le azioni si perdono tutti i soldi”; “tanto le banche sono tutte uguali”; “l’unico posto sicuro per i soldi è il materasso”; “l’unico investimento conveniente è il mattone”; potrei continuare ancora per un bel pò. Nel mondo degli investimenti sono così tante le credenze limitanti che spesso queste ci paralizzano.

Paura di investire

Eppure sono tutte completamente infondate ed errate! La storia finanziaria ci insegna che chi non si è lasciato influenzare da queste credenze, chi ha saputo approcciare il mondo degli investimenti senza pregiudizi e seguendo i consigli di bravi consulenti, nel corso degli anni ha letteralmente cambiato la propria condizione finanziaria.

Investimento e speculazione

La convinzione peggiore di tutte è che il mondo degli investimenti sia come una lotteria dove solo pochi fortunati vincono e tanti sventurati perdono. Nella nostra mente “investimento” e “speculazione” sono troppo spesso dei sinonimi. Ti assicuro che non è così, niente di più sbagliato, te ne parlo in questo articolo (clicca qui).

Supera le credenze limitanti

Benjamin Graham, già nel 1949, ci dava la vera definizione di Investimento: “Una operazione di investimento è quella che, dopo approfondita analisi, promette rimborso del capitale ed un soddisfacente rendimento. Tutte le operazioni che non rispettano questi requisiti ex ante sono da considerarsi speculative”.

Ti invito a leggere la storia di Anne Scheiber (clicca qui per leggere il post dedicato) che è la dimostrazione che con il giusto approccio e le giuste credenze (non limitanti bensì potenzianti) si possono raggiungere obiettivi finanziari anche molto ambiziosi.

Ciao, alla prossima.

Ecco perché è difficile investire

Voglio iniziare con un grafico che mostra la performance dei principali indizi azionari degli ultimi 10 anni. Per essere chiari se avessi investito 10.000 euro sull’azionario USA 10 anni fa oggi avresti 35.844 euro. Ok, dobbiamo togliere un pò di costi e le tasse ma diciamo che l’investimento rimarrebbe assolutamente eccezionale! E allora la domanda sorge spontanea: perché è così difficile investire? Perché così tanti soldi rimangono sui conti correnti a rendimento zero, in balia di costi ed inflazione?

Ecco perché è difficile investire
Fonte: Quantalys

Oggi ti porto alla scoperta di un fenomeno che sempre più ci riguarda da vicino, che sta stravolgendo il nostro modo di vivere: la continua ricerca della gratificazione istantanea! Vedremo in cosa consiste e quali conseguenze porta nella nostra vita, con particolare riferimento al mondo degli investimenti. Inizieremo parlando di binge watching. Non hai idea di cosa sia? Bene, allora prenditi un paio di minuti e continua a leggere.

Una strana maratona

Gli americani la chiamano Binge Watching, noi italiani la possiamo tradurre come la maratona da divano! Io ho 44 anni e quando da bambino o da ragazzo guardavo un cartone animato o un telefilm alla televisione sapevo che, una volta finito l’episodio, dovevo necessariamente attendere in alcuni casi un giorno, in altri casi una settimana prima di poter vedere la puntata successiva. Per quanto fossi curioso di come continuava la storia, sapevo che dovevo aspettare.

Oggi, con l’avvento di Internet, di YouTube, di Netflix, della TV on demand è possibile poter guardare anche più puntate in sequenza, anche tutte le puntate di una serie o di un cartone senza interruzioni. Ebbene, il binge watching consiste nel mettersi comodo sul divano, armarsi di telecomando, patatine e pop corn e guardarsi in unica soluzione un’intera serie televisiva, piuttosto che tutti gli episodi di un cartone animato. Voglio tutto, lo voglio adesso!

Le notifiche rosse e le doppie spunte blu

Sempre più persone hanno oramai uno smartphone, non un semplice telefono ma un potentissimo computer che oramai portiamo dappertutto. Uno strumento che sta stravolgendo i nostri comportamenti e le nostre abitudini. Pensiamo alle notifiche rosse che compaiono sulle app di posta elettronica o sui social. Quanto tempo siamo in grado di resistere prima di andare a controllare di cosa si tratta?

Pensiamo alla doppia spunta blu di WhatsApp: quanti di noi almeno una volta hanno pensato: “E’ arrivata la doppia spunta blu, quindi lo ha letto; allora perché non ha ancora risposto?

La gratificazione istantanea

Viviamo nell’era della gratificazione istantanea: voglio tutto e lo voglio subito! Non siamo più disposti ad attendere. Voglio vedere un film? Lo guardo adesso, su Netflix. Voglio un nuovo oggetto? Lo avrò al massimo domani, con Amazon Prime (in alcune città anche nella stessa giornata). Ho voglia di mangiare cibo stravagante, esotico? App come JustEat soddisfano immediatamente anche questa mia richiesta. La tecnologia ci sta abituando ad ottenere le cose istantaneamente. Tutto deve essere veloce!

Ecco perché è difficile investire

Oramai il tempo del desiderio è morto! La felicità che si provava nell’attendere qualcosa di bello, come ci insegnava Giacomo Leopardi, si è ridotta al minimo sindacale!

In un qualsiasi momento ciascuno di noi può pubblicare qualcosa su Facebook, Instagram, Twitter, etc. e avere un risultato immediato, in termini di visualizzazioni e in termini di “like“. E se il risultato ambìto non arriva in tempo reale iniziamo ad arrovellarci: “ma cosa è andato storto?“, “cosa non ha funzionato?

Una trappola per gli investitori

Questa tendenza alla gratificazione istantanea, alla velocità del risultato è ovviamente il principale nemico degli investimenti! Un portafoglio di investimenti, infatti, se ben costruito, se ben diversificato, se composto da strumenti efficienti, ha bisogno di tre cose: tempo, disciplina e pazienza! (clicca qui per approfondire).

Ma nell’era della gratificazione istantanea 10 anni sono un tempo biblico, un sacrificio inaccettabile per molti di noi! Chi ha più la pazienza di aspettare 10 anni (o anche di più) se oramai non siamo disposti ad aspettare neanche un giorno? Ecco perché è difficile investire.

La pazienza intesa come visione

La pazienza non va confusa con la pigrizia, con l’immobilità. La pazienza che stiamo perdendo è quella associata al concetto di visione, al concetto di costanza; quella pazienza che ci consente di darci degli obiettivi di lungo periodo e quindi di saper investire con successo.

Ecco perché è difficile investire

Il ruolo del Consulente

In questo senso, non voglio peccare di superbia, ma il ruolo del Consulente finanziario assume una finalità, oserei dire, sociale. Educare il Cliente alla pazienza, al senso dell’attesa, finalizzati al raggiungimento degli obiettivi finanziari, porta benefici anche ad altre sfere della vita, riportando il focus su un concetto che sembriamo aver dimenticato: Roma non è stata costruita in un giorno, le cose fatte bene hanno bisogno di tempo!

Ciao, alla prossima.