Il calendario finanziario

Almeno su una cosa dovremmo essere tutti d’accordo: oggi è il 12 novembre 2022, giusto? Ti sembrerà strano ma le cose non stanno proprio così: per il mondo della finanza oggi non è il 12 novembre 2022. La finanza ha un proprio calendario, il calendario finanziario. Comprendere questo concetto è a mio avviso molto importante per capire alcune dinamiche altrimenti incomprensibili. Ecco perché oggi provo a spiegartelo, come sempre con parole semplici.

Le app meteorologiche

Non so se ti è capitato, a me si. Sai di avere un paio di giorni liberi il prossimo mese, è da tanto che senti il bisogno di staccare un pò la spina. Prenoti un hotel o un b&b per un week end al mare o in montagna da trascorrere con la tua famiglia in totale relax.

Man mano che il tanto agognato week end si avvicina inizi a curiosare sulle app meteorologiche. Oramai infatti ce ne sono tante per tutti i tipi di smartphone, alcune già pre installate (da buon siciliano ti invito a cliccare qui per vedere le previsioni su Taormina per i prossimi 15 giorni).

Mancano 5 giorni alla partenza e scopri amaramente che l’app ti preannuncia un week end da incubo. Nella località che hai scelto per la tua piccola vacanza sono previsti freddo e pioggia incessante per tutto il week end. Il sogno si infrange con l’amara realtà: non resta che disdire la prenotazione e riprovarci in futuro. I due giorni di relax dovranno attendere!

Oltre al danno la beffa: dopo aver disdetto la prenotazione ed ingoiato la delusione, scopri che le previsioni migliorano giorno dopo giorno. Nei giorni della vacanza poi annullata, nella località che avevi scelto brilla un fantastico sole!

Il mondo che verrà

E’ autunno, inizia a fare ogni giorno più freddo, il Natale si avvicina. Eppure c’è qualcuno che il Natale lo ha già quasi dimenticato. Per il mondo della finanza e per i suoi operatori è già primavera. A questi temerari soggetti è assegnato un compito tra i più ambiziosi e difficili: immaginare costantemente il mondo in cui vivremo nei prossimi 3/6 mesi.

Sulla base delle informazioni disponibili, delle “aspettative” e delle stime di tutte le variabili in gioco, gli uomini e le donne della finanza devono ricostruire il più probabile dei mondi possibili. Roba mica da ridere!

Adesso ti presto un paio di occhiali finanziari e proviamo assieme ad osservare alcuni eventi recenti attraverso queste lenti. Quello che vedrai ti sorprenderà!

Gli ultimi eventi attraverso le lenti finanziarie

La pandemia allenta la sua morsa

Nel mondo, dopo la fase acuta della pandemia, la gente finalmente aumenta in maniera significativa il consumo di beni e servizi. Senza occhiali non ci sono dubbi: è una notizia fantastica!

Decidi di inforcare gli occhiali finanziari e ti proietti nel mondo dei mesi a venire. L’interpretazione dello stesso evento cambia: troppi consumi, in un contesto di inflazione elevata, rischiano di farla salire ulteriormente, costringendo le banche centrali ad aumentare ulteriormente i tassi di interesse: notizia negativa!

L’inflazione continua a salire

Le banche centrali comunicano una politica di rialzo vigoroso dei tassi ed iniziano con un rialzo di 0,50% del costo del denaro: notizia leggermente negativa. Attraverso le lenti finanziari vedi che i tassi, tra qualche mese, saranno saliti di circa il 5%, 10 volte di più di quello che in realtà è successo oggi. Gli occhiali finanziari, infatti, ti fanno vedere le aspettative più probabili sulla base di quello che le banche centrali hanno fatto intendere che faranno (ma che ancora non hanno fatto, bada bene).

Mentre nell’economia reale i tassi sono saliti dello 0,50% nel mondo finanziario i tassi sono già saliti del 5%: le stime e le aspettative, probabili ma per nulla certe, diventano realtà e i prezzi degli strumenti finanziari ne tengono conto.

Negli Stati Uniti si prevedono ondate di licenziamenti

Notizia molto negativa dal punto di vista economico, senza il minimo dubbio. Ma come per magia, basta indossare gli occhiali finanziari e tutto cambia.

Vieni subito proiettato in un mondo in cui l’aumento della disoccupazione fa diminuire i consumi; diminuendo i consumi diminuisce la domanda di beni e servizi; diminuendo la domanda diminuiscono i prezzi; diminuendo i prezzi scende l’inflazione; scendendo l’inflazione le Banche centrali non alzeranno più i tassi; anzi, per evitare il rischio di recessione, potrebbero pure fare marcia indietro e farli scendere nuovamente: bellissima notizia finanziaria, i mercati festeggiano!

Meteo e finanza

Ricordi l’esempio del week end di vacanza inutilmente annullato? Ecco: lo stesso rischio si corre in finanza, perché per quanto bravi, gli uomini e le donne del mondo della finanza non sempre sono in grado di calcolare alla perfezione tutte le variabili in gioco. Lo abbiamo visto accadere un paio di giorni fa sui mercati finanziari.

E’ stato reso pubblico il dato sull’inflazione, l’indice dei prezzi al consumo, salito del 7,7%, un valore decisamente ed oggettivamente elevato. Ma loro mesi addietro, con i loro occhiali, avevano previsto uno scenario peggiore, per cui sono stati sorpresi positivamente.

Immediatamente tutte le stime e le prospettive future sono state riviste e il migliore dei mondi possibili è stato ricostruito per i mesi a venire. Il risultato? Nel giorno in cui è stato comunicato un dato sull’inflazione molto alto (notizia economica molto negativa), i mercati finanziari hanno messo a segno delle performance molto positive.

Le implicazioni del calendario finanziario

Ti prego di ricordarti sempre di questo modo di ragionare degli uomini del mondo della finanza, specialmente quando pensi ai tuoi investimenti. Un bravo investitore deve saper guardare il mondo con gli occhiali finanziari. Ti faccio un esempio. Probabilmente avrai sentito parlare (al telegiornale, alla radio, nei talk show) del rischio di recessione, del rischio cioè che le economie di tutto il mondo o di alcuni Paesi rallentino.

Laddove dovessi sentire al telegiornale la notizia che un Paese è effettivamente entrato in recessione (certamente una brutta notizia dal punto di vista economico), fai lo sforzo di pensare come un uomo della finanza, prova ad inforcare gli occhiali. Facendo i giusti ragionamenti scoprirai due cose:

  1. se il rischio di recessione diventa realtà questo era già stato certamente previsto parecchi mesi fa; per cui il mondo finanziario è già in recessione da parecchi mesi (anche se questa non si era ancora di fatto manifestata); ne consegue che tutti i prezzi degli strumenti finanziari sono già aggiornati, tengono già conto della recessione;
  2. se c’è una recessione in atto si adotteranno tutti gli strumenti per combatterla: le banche centrali e i governi dei vari Paesi metteranno in campo tutte le misure più idonee a far ripartire l’economia di modo che la recessione venga sconfitta nel giro di qualche mese e l’economia possa ritornare a crescere. Ma se hai inforcato gli occhiali finanziari sei già nel mondo che sarà tra qualche mese, per cui sei già nel mondo in cui la recessione viene sconfitta.

Conclusione

E’ il momento di tornare nel presente. Voglio concludere con una raccomandazione. Se perdere un week end per una previsione meteo rivelatasi errata da fastidio ma non è nulla di grave, lo stesso non si può dire per un percorso di investimento per te importante. Se hai deciso di raggiungere un obiettivo finanziario di valore ed hai posto in essere un valido piano di investimento, non farti influenzare da notizie o andamenti di breve periodo. Lascia fare il loro mestiere agli uomini del mondo della finanza. Tu concentrati sul tuo obiettivo e goditi il viaggio.

Ciao, alla prossima.

Se non ora quando?

In questa fase particolarmente sfidante dei mercati finanziari voglio condividere un ragionamento che trae spunto da un’analisi a mio avviso molto interessante. Ho voluto intitolare questo post con l’esortazione “se non ora quando?“. Ne capirai il motivo continuando a leggere il post. Ti ho incuriosito abbastanza? Bene, allora mettiti comodo e continua a leggere.

Il momento degli Highlander

Ricordi Highlander – L’ultimo immortale? Se hai i capelli bianchi come me ricorderai che si tratta di un film del 1986 dove alcune persone dotate di immortalità lottano attraverso i secoli affinché rimanga soltanto uno di loro.

Quello che sta succedendo sui mercati finanziari mi ricorda molto la trama del film. Non è raro infatti che nelle fasi di mercato <<orso>> (fasi di ribasso) le correzioni più importanti arrivino sempre verso la fine della fase di discesa.

Fonte: Investing.com – Merk Investments, Bloomberg

Nella tabella qui sopra tutte le fasi <<orso>> di mercato degli ultimi anni sono state suddivise in tre parti uguali. Ebbene, l’analisi mostra come molto spesso l’ultima fase è quella più severa in termini di percentuale di discesa.

Per capire che risvolti ha questo in termini pratici è sufficiente mettersi nei panni di un investitore. Quando sembra che stia tornando il sereno e che le fasi di agonia sono terminate, ecco che arriva una discesa ancora più marcata. I nervi già logorati sono così messi a dura prova e non sempre si ha la forza mentale di resistere.

Ecco quindi che quando si toccano i minimi di mercato, tanti, troppi investitori hanno già alzato bandiera bianca, sono completamente fuori dal mercato, mancando puntualmente i forti rimbalzi che seguono sempre.

Le tre chiavi per il successo in questi momenti

L’investitore è colui che crede in un domani migliore” sosteneva Benjamin Graham già nel 1949 (clicca qui per approfondire), ed io sono pienamente d’accordo con lui. Il mondo continuerà ad andare avanti; anche questa correzione, come le precedenti, terminerà ed i mercati ripartiranno alla conquista di nuovi massimi.

Ecco allora cosa occorre mettere in campo in questi momenti:

  • Pazienza: investire è semplice, ma non è facile; queste fasi ne sono la prova. Occorre pazienza per saper aspettare che la correzione termini e lasci il passo ad una nuova fase di crescita economica.
  • Tempo: per poter riassorbire queste fasi occorrerà certamente del tempo. “Quando tutto sembra crollare ricordati che sei lontano dalla media. Il tempo ti riporterà prima o poi in carreggiata” (John Bogle).
  • Liquidità aggiuntiva. Se hai soltanto la pazienza va già bene: ti permetterà di resistere in questi momenti sfidanti; se hai pazienza e tempo va più che bene: avrai modo di approfittare delle fasi di crescita che certamente arriveranno. Se hai pazienza, tempo e liquidità aggiuntiva sei in una condizione fantastica!

Se non ora quando?

Concludiamo questo ragionamento tornando al titolo di questo post.

Nessuno può sapere con certezza quando finirà la correzione, ti prego di credermi. Ti invito a diffidare dai guru e super analisti che in questi momenti proliferano sul web, con la presunzione di sapere con esattezza cosa succederà domani mattina.

Converrai però con me che un investimento graduale programmato (clicca qui per scoprire di cosa si tratta) a 6, 12 o 18 mesi di un’eventuale liquidità aggiuntiva ti permetterebbe di sfruttare questa fase di discesa per poter acquistare a prezzi molto convenienti.

Ciao, alla prossima.

Cosa sta succedendo ai fondi obbligazionari?

Da un titolo o da un fondo azionario te lo aspetti, sai che nel breve periodo può avere delle significative variazioni di prezzo, che può salire o scendere anche in maniera marcata. Che questo possa accadere ad un titolo o ad un fondo obbligazionario invece ti sorprende, non è vero? E allora oggi provo a rispondere a questa domanda: cosa sta succedendo ai fondi obbligazionari? Mettiti comodo, te ne parlo come sempre con parole semplici.

Un ponte sospeso

Ne parlano tutti, quindi credo che tu sia già al corrente del fatto che ci troviamo in una fase di alta inflazione (clicca qui per approfondire). Per combattere l’inflazione il rimedio più efficace è quello di alzare i tassi di interesse. Adesso quello che vogliamo capire è: cosa succede alle obbligazioni a tasso fisso quando salgono i tassi di interesse?

Fonte: Ferdinando Scavone

Immagina i titoli obbligazionari a tasso fisso come dei ponti sospesi a dei tralicci. I tralicci sono alti 100, cioè il prezzo di emissione e rimborso del titolo obbligazionario. Se i tassi di interesse non variano per tutta la durata del titolo ci muoveremo lungo una linea retta per andare dal traliccio di sinistra al traliccio di destra. Lungo il tragitto troveremo le cedole (gli interessi) dell’obbligazione e, una volta giunti al traliccio di destra, ci verrà rimborsato il capitale. Ma cosa succede se durante il tragitto lungo il ponte i tassi di interesse aumentano?

E’ come se una grossa pietra cadesse sul ponte sospeso.

Fonte: Ferdinando Scavone

Il peso della pietra è tanto maggiore quanto maggiore è l’aumento dei tassi di interesse e quello che vedi graficamente è l’impatto che tutto questo ha sul prezzo dell’obbligazione. Il ponte sospeso è elastico, ma il masso pesante crea degli avvallamenti, tanto più marcati quanto più lungo è il ponte sospeso.

Ecco quindi che nel nostro esempio il ponte sospeso dell’obbligazione a 2 anni scende ad un livello di prezzo di 97, il ponte sospeso dell’obbligazione a 5 anni scende ad un livello di prezzo pari a 93 mentre l’avvallamento del ponte sospeso dell’obbligazione a 10 anni fa scendere il prezzo ad 82 (dati stimati a puro titolo di esempio).

Una pioggia di grossi massi

L’inflazione non saliva in maniera così repentina e vigorosa da tantissimi anni. Ecco quindi che le Banche Centrali stanno alzando i tassi di interesse in maniera energica e rapida: una pioggia di grossi massi che si abbatte sui ponti sospesi obbligazionari di tutto il mondo!

Ricorda che il ponte è resistente

Questo è il passaggio più importante. Dovresti sapere che il rimborso di un titolo obbligazionario è garantito alla scadenza, fatta salva la solvibilità dell’emittente. In pratica se l’emittente è solido, lo sarà anche il ponte sospeso. Questo vuol dire che, nonostante oggi il livello del prezzo è sceso a causa del grosso masso caduto (alias salita marcata dei tassi di interesse) se continuerai ad attraversare il ponte arriverai comunque al traliccio di destra, dove ritroverai il prezzo pari a 100.

Se ti è chiaro che un fondo obbligazionario non è altro che un contenitore pieno di titoli obbligazionari di differenti emittenti e differenti durate, allora anche qui, nonostante la pioggia di massi caduti sui ponti, occorre solo avere pazienza.

C’è un’altra buona notizia!

Quando arriverai al traliccio di destra non soltanto troverai il tuo capitale originario ad attenderti (assieme all’ultima cedola di interesse) ma ci sarà anche un premio aggiuntivo.

Se infatti deciderai di rinnovare l’investimento obbligazionario (i fondi obbligazionari lo fanno continuamente visto che al loro interno le obbligazioni scadono e vengono rinnovate continuamente) le nuove obbligazioni offriranno dei rendimenti maggiori, visto che nel frattempo i tassi di interesse sono aumentati. Niente male, vero?

Ciao, alla prossima.