Spesso al telegiornale sentiamo dire che “sono stati bruciati dei miliardi in Borsa”. Ovviamente è un messaggio preoccupante, ci fa spaventare, perché siamo portati ad associare “miliardi bruciati” ad una perdita irreversibile di denaro.
Ma in concreto, che vuol dire?
Te lo spiego in 2 minuti, se sei pronto partiamo subito.
La Borsa è in pratica un mercato dove chi vuole comprare strumenti finanziari incontra chi vuole venderli. Chi vuole comprare crea la “domanda” e chi vuole vendere crea l’offerta”, come in un qualsiasi mercato.
Se per un dato strumento finanziario, ad esempio per le azioni della Società “Alfa” in un dato momento ci sono molte più persone disposte a comprare rispetto a quelle disposte a vendere, si dice che la domanda supera l’offerta e quando questo succede il prezzo del bene sale. Fin qui tutto chiaro? Bene.
Viceversa, se in un dato momento vi sono molti più venditori che potenziali acquirenti, si genera un eccesso di offerta e come in un qualsiasi mercato il prezzo scende. I venditori, volendo in ogni caso liberarsi delle azioni possedute, sono disposti a vendere ad un prezzo più basso.
Adesso immaginiamo, per semplicità, che tutta la Borsa, il nostro mercato, sia composta esclusivamente da un titolo, ad esempio il titolo “Alfa” e che esistono complessivamente un miliardo di azioni “Alfa”; Immaginiamo che all’apertura del mercato, “Alfa” abbia un prezzo pari a € 10.
Ipotesi 1. In borsa oggi si presentano tante persone che vogliono comprare il titolo Alfa e poche persone che sono disposte a venderlo. Il prezzo del titolo sale e immaginiamo che a fine giornata il titolo viene scambiato a €12. La borsa é “salita” del 20%.
Ipotesi 2. In borsa oggi si presentano tante persone che vogliono vendere il titolo Alfa e poche persone che sono disposte a comprarlo. Il prezzo del titolo scende e immaginiamo che a fine giornata il titolo viene venduto a €8. La borsa é “scesa” del 20%.
Un ultimo passaggio e ci siamo.
Se vi ricordate avevamo ipotizzato che il nostro mercato complessivo ammontava a 1 miliardo di azioni “Alfa”. Questo vuol dire che in apertura il mercato vale 10 miliardi di € (un miliardo di azioni x €10). Tecnicamente si dice che la capitalizzazione del mercato ammonta a 10 miliardi di euro.
Torniamo adesso alle nostre 2 ipotesi.
Nella prima ipotesi se vi ricordate il nostro titolo guadagnava il 20%; cosa vuol dire? Semplicemente che alla chiusura del mercato la capitalizzazione è adesso uguale a 1 miliardo di azioni x €12, quindi a 12 miliardi di euro.
Nella seconda ipotesi il titolo Alfa perdeva il 20% e quindi la capitalizzazione a fine giornata è pari a un miliardo di azioni per €8, quindi a 8 miliardi di euro.
Il racconto è finito. Avete per caso letto da qualche parte la parola fuoco, incendio, benzina? Ovviamente no, perché non si è bruciato assolutamente nulla. Tornando ai “miliardi bruciati” della premessa avrete certamente capito che ci si riferisce a giornate come quella dell'”ipotesi numero 2″ in cui semplicemente le vendite superano gli acquisti, i prezzi di chiusura sono più bassi di quelli di apertura e quindi la capitalizzazione complessiva diminuisce. Ma non è successo nulla di irreversibile; i miliardi bruciati torneranno quando i prezzi del titolo Alfa risaliranno e quindi risalirà la capitalizzazione complessiva.
Ciao, alla prossima!