Se segui il mio blog, avrai certamente notato il mio interesse per la finanza comportamentale, una scienza che parte dall’assunto che gli investitori non sono completamente razionali e pertanto tendono ad attuare dei comportamenti dannosi per i loro investimenti. “Quello che vedi è tutto quello che c’è“: sono le parole alla base di uno dei principali limiti comportamentali dell’uomo, in finanza come nella vita. Vediamo di cosa si tratta, come sempre con parole semplici.
Un grande regista, ma con un budget limitato e molto pigro
Il cervello umano è uno strumento ingegnoso ed estremamente sofisticato che si è evoluto nel corso dei millenni. Ha il compito primordiale di proteggerci, di evitare il dolore e di ricercare il piacere. Per far questo crea continuamente delle storie che poi è solito raccontarci. Prende le informazioni disponibili ed in maniera automatica le adopera per creare dei veri e propri film che poi proietta ai nostri sensi. Il cervello umano è un grande regista, ma ha un grande limite: deve creare le storie adoperando esclusivamente le informazioni disponibili in quel dato momento. Un grande regista, certo, ma con un budget molto limitato.
Inoltre azionare i neuroni richiede un grande dispendio di energie, e questo al nostro cervello non piace. Il cervello è pigro, vuole ottenere il massimo risultato con il minimo sforzo, con il minimo dispendio di energie.
Ricapitolando il nostro cervello deve, nel più breve tempo possibile, elaborare le uniche informazioni disponibili al fine di creare una storia sensata in grado di evitare il dolore o di generare piacere.
Mindik sarà una buona leader? E’ intelligente e forte…
Daniel Kahneman, psicologo israeliano e docente all’università di Princeton, è da molti considerato il padre fondatore della finanza comportamentale. Nel 2002 ha ricevuto il premio Nobel per l’economia e nel 2015 la rivista <<The Economist>> lo ha segnalato come il settimo economista più influente al mondo. Nel suo libro dal titolo <<Pensieri lenti e veloci>> fornisce al lettore preziosi suggerimenti per contrastare i meccanismi mentali che ci portano a sbagliare.
Consideriamo la frase: “Mindik sarà una buona leader? E’ intelligente e forte…” Se le informazioni di cui disponiamo sono esclusivamente queste il nostro cervello non avrà dubbi. La risposta è certamente si.
E se gli aggettivi seguenti fossero stati <<corrotta>> e <<crudele>>?
Il nostro cervello, se adeguatamente razionale, avrebbe dovuto chiedersi: “di quali informazioni avrei bisogno per farmi un’opinione accurata sulla qualità della leadership di qualcuno?”. Il cervello si è invece messo in moto sin dal primo aggettivo: <<intelligente>> va bene, <<intelligente e forte>> va ancora meglio! E’ la storia migliore che si possa elaborare a partire dalle informazioni note. Massimo risultato con il minimo sforzo: abbiamo trovato il giusto leader in meno di 10 secondi. Ma ne siamo davvero sicuri?
L’importanza del WYSIATI nel mondo finanziario
Quello che vedi è tutto quello che c’è; in inglese What You see is all there is; dalle iniziali della frase inglese Daniel Kahneman ha coniato il termine WYSIATI. Il WYSIATI rappresenta il comportamento del nostro cervello quando salta alle conclusioni sulla base di prove limitate. Spiega perché siamo in grado di pensare in fretta e in che modo riusciamo a trarre un significato da informazioni parziali in un mondo complesso.
Questo limite nel processo del ragionamento umano ha tante implicazioni nel mondo finanziario. Qualche esempio?
Quando sentiamo al telegiornale la frase “Bruciati in borsa xxx miliardi di euro” il nostro cervello, nel tentativo di proteggerci elabora queste informazioni come se fossero le uniche disponibili. Il risultato? Le azioni sono pericolosissime e bisogna liberarsene al più presto.
Ancora: “continua la corsa inarrestabile del titolo alpha, che nelle ultime settimane ha guadagnato oltre il 40%”. Elaborazione potenziale del nostro cervello? Il titolo alpha è un grande affare, bisogna acquistarlo subito per partecipare anche noi a questi guadagni. Questo comportamento è anche noto come effetto gregge (clicca qui per leggere l’articolo dedicato).
Investire in autonomia (il cosiddetto fai-da-te) ti espone continuamente al rischio WYSIATI. Potresti essere vittima di un eccesso di sicurezza. Tale sicurezza, se mi hai seguito finora, può infatti dipendere dalla qualità della storia che ti racconti in merito a ciò che vedi, anche se vedi pochissimo.
Un ottimo antidoto
Avvalersi di un bravo consulente finanziario è, tra le altre cose, un ottimo antidoto contro il rischio WYSIATI. Egli infatti, disponendo per definizione di un bagaglio di competenze e di informazioni molto ampio, ti aiuterà nel processo di analisi delle informazioni e nel processo di creazione delle storie che il tuo cervello inevitabilmente produrrà.
Un esempio concreto
Hai appena sentito al telegiornale la frase “Bruciati in borsa xxx miliardi di euro”. Il cervello ti suggerisce di liquidare i tuoi investimenti ma tu contatti il tuo consulente finanziario. Quest’ultimo integrerà la storia con le informazioni mancanti: quali? Ad esempio ti dirà che non sta bruciando assolutamente nulla ma che è in atto soltanto una fisiologica e temporanea correzione dei prezzi di mercato. Ti dirà che la componente azionaria del tuo portafoglio è estremamente diversificata e composta da aziende multinazionali tra le più solide che domattina apriranno regolarmente. Ti dirà che nel lungo termine non c’è storia: gli strumenti azionari hanno sempre performato meglio delle altre tipologie di strumenti finanziari. Ti dirà che essendo ancora lontano dall’obiettivo condiviso per il tuo investimento non c’è alcun motivo di preoccuparsi. Ti dirà che nei periodi di alta volatilità normalmente a forti correzioni si alternano forti rimbalzi.
Adesso forse la storia che il tuo cervello elaborerà sarà un pò diversa, non trovi?
Ciao, alla prossima.